Sabato 18 Maggio 2024

La visita al Wien Museum, di cui abbiamo scritto due giorni fa, ci introduce alla storia di Vienna, ma ci offre anche altro. Tra il vecchio e il nuovo edificio del museo è stato creato uno spazio aperto, utilizzato come terrazza, che offre una vista spettacolare sulla Karlsplatz e sulla zona circostante. Questo piano ospita una caffetteria e un centro eventi.

All’ingresso è stato aggiunto un padiglione di vetro per accogliere i visitatori. Qui troviamo anche “Trude”, il ristorante del museo dedicato alla fotografa viennese Trude Fleischmann (1895-1990), dove si serve una moderna cucina viennese. Il bar-caffetteria al piano della terrazza e il suo balcone si chiama “& töchter” (quel segno grafico “&”, ci è stato detto, sta lì a significare il collegamento con il ristorante al piano di sotto, come se andasse letto “Trude & töchter”).

Nella nuova grande sala sono esposti i grandi oggetti del museo: le figure originali del Donnerbrunnen (le sculture disegnate da Georg Raphael Donner per la fontana nel Neuer Markt), un modello del Duomo di Santo Stefano alto cinque metri e mezzo, la balena “Poldi” che un tempo stava al Prater e, naturalmente, il cavallo di Waldheim, di cui abbiamo ampiamente due giorni fa.

Karlsplatz punto d’incontro per una visita al Gusshaus

Chi visita il nuovo Wien Museum non deve assolutamente lasciarsi sfuggire l’occasione per visitare la zona in cui si trova: Karlsplatz, la piazza della Chiesa di San Carlo, e il Gusshaus, il quartiere immediatamente adiacente. L’Ente per il turismo di Vienna dedica il 2024 agli “Heartbeat Streets. I pulsanti Grätzel di Vienna”, gli autentici quartieri viennesi.

Karlsplatz è la porta d’accesso al Gusshausviertel, un tipico quartiere della Gründerzeit del centro città. Uno spazio urbano sempre animato da persone giovani e meno giovani. Strutture di ristorazione, istituzioni culturali stabili e numerosi eventi godono qui di grande popolarità: soprattutto il mercatino natalizio Art Advent, noto per le sue particolarità artistiche e artigianali e per il cibo biologico certificato.

Il mercatino natalizio ormai ce lo siamo perso. Ma ci rimane il Popfest Wien, in cui ogni anno a luglio gruppi musicali locali animano la piazza. Il festival dura più giorni e vi si può partecipare gratis. Il simbolo della piazza è la Chiesa di San Carlo, completata nel 1739. Con la sua enorme cupola verde e i suoi sfarzosi interni, è considerata l’epitome dell’architettura barocca e una delle più belle attrazioni di Vienna.

I palazzi e le ambasciate nel quartiere della Gründerzeit

Subito dietro alla Chiesa di San Carlo, si accede a un meraviglioso Grätzel viennese: il Gusshausviertel sul Wieden, il 4. distretto. Quartiere della Gründerzeit, densamente popolato, con una magnifica architettura e numerosi ex palazzi, sede di numerose ambasciate e missioni straniere. Si trova tra alcuni dei più importanti punti di riferimento della città ed è incorniciato da Karlsplatz, Belvedere e dalla Stazione Centrale.

L’arteria principale del quartiere è Argentinierstrasse, che offre una vista sulla Elisabethkirche, che gode di una posizione dominante. È uno degli itinerari per bici più frequentati di Vienna. In autunno sarà trasformata in una pista ciclabile. L’intera superficie sarà quindi disponibile per il traffico ciclabile. Inoltre, la strada sarà paesaggisticamente curata e godrà di un regolamento del traffico.

Tour gastronomico tra cucina viennese e cucina cosmopolita

All’incrocio con Gusshausstraße, dove si trova l’ex Gusshaus (la fonderia di cannoni imperiale e reale) che ha dato il nome alla strada, si trovano allineati molti dei punti di interesse gastronomico del Grätzel. Da Buchecker & Sohn, da Wiener Wiazhaus e nella riaperta Gasthaus Artner sulla Wieden viene servita un’eccellente cucina viennese. Ma il Gusshausviertel è anche cosmopolita. Tra i luoghi di ritrovo più frequentati ci sono il ristorante bistronomico Z’Som, il Gorilla Kitchen (un ibrido tra caffetteria, bar e ristorante), il bar per aperitivi Casolaro Bros, l’enoteca Wein & Kunst e il delizioso Carl Ludwig Café, che si trova nel giardino del Palais Erzherzog Carl Ludwig.

La cultura nel Grätzel è garantita dalla RadioKulturhaus Orf nella Funkhaus Wien, un edificio storico sotto tutela risalente al periodo interbellico, e dal teatro Akzent, inaugurato alla fine degli anni ‘80 in uno stile architettonico postmoderno. Il parco Anton Benya, recentemente ammodernato e reso compatibile con il clima, è un’oasi verde molto apprezzata. Proseguendo in direzione della stazione centrale, vale la pena visitare un’istituzione viennese del caffè nel vicino Elisabethviertel: il Café Goldegg. Qui si possono gustare specialità a base di caffè, la cucina tipica viennese e i dolci, in un ambiente a dir poco meraviglioso: boiserie, tappezzeria verde scuro, lampadari in ottone e molto altro.

Per saperne di più: heartbeat.wien.info; www.wienmuseum.at.

[Contributo di Wien Tourismus]

NELLE FOTO, la balena Poldi esposta al Wien Museum (foto Paul Bauer); l’Argentinierstrasse, che attraversa il Gusshausviertel e il ristorante Buchecker & Sohn (foto Daniel Gebhart de Koekkoek).

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