Sabato 21 Giugno 2025

Sono bastate poche ore per recuperare due auto rubate nella notte scorsa a Bergamo e per arrestare i ladri. È stato un colpo di fortuna. I ladri sono incappati in una pattuglia della Polizia stradale carinziana e subito dopo la Procura di Stato di Klagenfurt ne ha ordinato l’arresto. Ora sono rinchiusi nel carcere giudiziario del capoluogo carinziano: sono due cittadini bulgari, rispettivamente di 53 e di 44 anni.

Tutto è accaduto alle 9 di questa mattina, quando i due sono stati fermati della Polizia stradale austriaca, che aveva allestito un punto di controllo all’altezza di Arnoldstein, il primo comune che si incontra dopo aver attraversato il confine di Tarvisio, tra Italia e Austria. I bulgari viaggiavano soli su due auto diverse.

Il primo ad essere fermato è stato il guidatore di 53 anni. Com’è prassi, in questi casi, gli agenti gli hanno chiesto la patente e il libretto. Tutto sembrava a posto: la patente era sua e l’auto risultava immatricolata a suo nome. Quasi contemporaneamente è arrivato anche il secondo bulgaro. La patente è risultata a posto, ma il certificato di immatricolazione risultava evidentemente falsificato.

In casi del genere la Polizia austriaca chiede assistenza a quella italiana. Può farlo in tempo reale, grazie al Centro di

cooperazione internazionale di polizia di Thörl-Maglern, che opera ormai da anni al confine tra i due Paesi. La richiesta viene fatta telefonicamente e senza formalità al Centro di cooperazione, che a sua volta la ritrasmette alla Polizia italiana. La risposta arriva nel giro di minuti ed è quella che la pattuglia autostradale si aspettava: le due auto fermate risultavano rubate poche ore prima a Bergamo.

Nel bagagliaio della prima vettura i poliziotti hanno trovato gli strumenti usati dai ladri per commettere il furto. I due bulgari sono stati fermati e, dopo la segnalazione alla Procura, condotti in carcere. In un comunicato la Direzione di Polizia del Land Carinzia ha annunciato che sono in corso indagini – si suppone in collaborazione con la Polizia italiana – per verificare se i due arrestati abbiano commesso in passato altri furti analoghi.

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