Sabato 18 Maggio 2024

Dal 1. al 3 marzo si terrà a Vienna il Festival di letteratura italiana “La Fonte”, giunto alla sua terza edizione. Saranno ospiti undici autori del nostro Paese, scelti in modo da rappresentare “diversi generi letterari e linguaggi, dal saggio al romanzo, dalla graphic novel al giallo, fino ai mondi fantastici dei libri per bambini” (il virgolettato è tratto dal programma pubblicato dagli organizzatori).

Gli incontri si terranno, come nelle precedenti edizioni, al teatro Odeon, in Taborstrasse (nella Leopoldstadt), e saranno distribuiti tra la tarda mattinata, il pomeriggio e la sera. È richiesta la prenotazione e un contributo di 7 euro per ogni incontro, con possibilità di prenotare l’intero ciclo al prezzo scontato di 50 euro.

A poco meno di un mese dall’inizio del festival, uno degli appuntamenti è già “sold out”. È quello con Alessandro Barbero, in programma nella prima giornata, alle 20.30. Evidentemente lo storico, scrittore e conferenziere piemontese è molto noto e apprezzato anche dal pubblico austriaco. A Vienna presenterà il suo ultimo libro “All’arme! All’arme! I priori fanno carne!”, edito da Laterza lo scorso anno, ma, per quanto ci risulta, non ancora in lingua tedesca.

All’Odeon Barbero dialogherà con Anna Bellé, una italiana prestata a Vienna, dopo gli studi in storia medioevale a Pisa. Nella capitale austriaca lavora dal 2013 per le biblioteche civiche della città e dal 2020 ha assunto la direzione della filiale di Döbling, in Billrothstrasse 32,  in Billrothstrasse 32, dove cura la sezione di libri in italiano. È cofondatrice dell’associazione “Libellula. Italienische Kultur in Wien”, che partecipa all’organizzazione del festival.

Gli altri autori italiani che il pubblico viennese incontrerà nel primo weekend di marzo sono Serena Dandini, Dacia Maraini, Benedetta Tobagi, Domenico Dara, Fabio Genovesi, Manuele Fior, Stefano Mancuso, Silvia D’Achille, Davide Morosinotto e Gianrico Carofiglio, oltre al già citato Barbero. Sono nomi importanti della letteratura italiana contemporanea e ritrovarli riuniti tutti a Vienna, in soli tre giorni, ci fa rimpiangere di non poter essere lì, per ascoltarli.

All’Odeon dialogheranno con esponenti della cultura italiana – traduttori, scrittori, scienziati – anch’essi, come Bellé, prestati temporaneamente (o forse permanentemente) a Vienna, per i cui nomi rinviamo al sito web del festival. Tutti gli eventi saranno bilingui, in modo da garantirne a tutti la comprensione.

Il festival è organizzato dall’Istituto italiano di cultura di Vienna, dall’associazione Librai in corso e dall’associazione Libellula.

NELLA FOTO, il manifesto realizzato per il festival di Vienna dall’artista di Lubecca Olaf Osten, che ne ha dato la seguente interpretazione: “Qualche anno fa a Napoli, a Posillipo, ho notato questa scena: due persone che contemplano la baia di Napoli e il vulcano. Una situazione assurda, perché queste persone sono totalmente equilibrate e rilassate e allo stesso tempo stanno guardando quello che i napoletani chiamano “la bomba”, perché nessuno sa quando questo vulcano esploderà, né se lo farà… ma per ora no, non oggi. Questo sembra essere l’atteggiamento nei confronti della vita. Questo accostamento così emozionante lo abbiamo scelto per il manifesto del festival La Fonte, perché nella sua ambivalenza si presta alla rappresentazione anche in letteratura, perché questa incoerenza fa purtroppo parte della nostra vita, o per fortuna, il che la rende anche avvincente”.

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