Sabato 18 Maggio 2024

10.02.23 sophie_karmasin_essstoerungen - CopiaQuasi la metà dei cittadini austriaci (il 47%, per la precisione) si propone in questi giorni di Quaresima alcune rinunce, soprattutto la rinuncia ai dolci. Una conferma che la religione cattolica conta ancora in Austria? Non proprio. Quel 47%, che emerge da un sondaggio condotto la settimana scorsa dall’istituto Karmasin su un campione di 750 persone, supera di gran lunga il numero di coloro frequentano regolarmente la chiesa, i cosiddetti “cattolici praticanti”, che rappresentano il 22% della popolazione. Il desiderio di astinenza non corrisponde dunque – o non corrisponde soltanto – a un’istanza religiosa di sacrificio in questo tempo particolare dell’anno liturgico, ma ha anche motivazioni per così dire “laiche”. “Il nostro benessere – osserva Sophie Karmasin, responsabile dell’istituto – a lungo andare può darci ai nervi. In una società in cui è sempre più difficile porsi dei limiti, anziché godere, la rinuncia diventa qualcosa di speciale, una alternativa benvenuta in tempi stressanti e ipercalorici. Ecco che allora l’astinenza può trovare motivazioni anche al di fuori della fede. Almeno per un periodo di tempo limitato possiamo trovare piacevole una fase di rinunce”.

Ma rinunce a che cosa? Il sondaggio lo ha chiesto alle persone intervistate. Al primo posto (18%) viene la rinuncia ai dolci: la Quaresima, quindi, come occasione per mettersi a dieta. Al secondo posto (15%): un cambiamento, quale che sia, dello stile abituale di vita; al terzo (11%), la rinuncia alle bevande alcoliche: vino, birra e liquori; al quarto e al quinto, rinuncia alla carne (anche qui è una questione di dieta: quella vegetariana) e alle sigarette (entrambe indicate dall’8% degli intervistati); al quinto posto, la rinuncia alle feste (5%).

Manca qualcosa? Sì, l’elenco fatto comprende i “piaceri” di una volta, ma tralascia i “piaceri” di oggi. Lo ricorda Sophie Karmasin: “Un’astinenza che rispetti lo spirito dei tempi dovrebbe prevedere anche l’astensione dalla tv, da internet e dall’uso dei telefoni cellulari; queste sì sarebbero scelte dolorose”. Da questo punto di vista l’astinenza laica assomiglia a quella con motivazioni religiose: ormai da tempo anche la Chiesa più che l’astinenza dalle carni o dai dolci propone quella dai nuovi strumenti elettronici che condizionano oggi la nostra vita.

Nella foto, Sophie Karmasin.

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