Sabato 18 Maggio 2024

La popolazione austriaca continua a crescere. Nel 2023 era stata superata per la prima volta la soglia dei 9 milioni. La crescita è continuata durante tutto l’anno e al 1. gennaio scorso – come ci informa Statistik Austria – ha raggiunto i 9 milioni 159 mila 993 abitanti. Inutile dire che, come ormai accade da anni, non ci sono state più nascite, ma più immigrati, che ormai rappresentano il 19,7% della popolazione (erano il 19,0% all’inizio del 2023 e il 17,4% nel 2021).

Senza il contributo degli stranieri la popolazione si sarebbe ridotta a poco più di 7 milioni e soprattutto sarebbe una popolazione più vecchia, con tutto ciò che consegue per il sistema economico (mancanza di forza lavoro) e soprattutto per quello previdenziale. Gli stranieri presenti in Austria all’inizio dell’anno risultavano essere 1 milione 801 mila 184, la maggiora parte dei quali provenienti da Paesi europei (al primo posto la Germania e a seguire i Paesi balcanici). Afghani, siriani, nordafricani, pur molto presenti nelle cronache per fatti di sangue, costituiscono per ora aliquote modeste della popolazione.

Vienna è la città che attrae di più gli immigrati, per le maggiori probabilità di incontrare propri connazionali, per le maggiori opportunità di lavoro, per i servizi sociali che la città offre. Qui la crescita degli stranieri è stata maggiore (+1,2%) e ha consentito di superare la soglia dei 2 milioni di abitanti. Vienna è una metropoli e questo spiega la sua capacità di attrazione. Ma subito dopo Vienna la crescita maggiore si è avuta nel piccolo e periferico Vorarlberg, con un +0,9%, che anche in passato ha visto la presenza maggiore di immigrati dopo la capitale. In tutti gli altri Länder la crescita è stata inferiore alla media nazionale (+0,6%). La Carinzia è il fanalino di coda, con un +0,1%.

La crescita differenziata degli arrivi di immigrati nei vari Länder fa sì che sia differenziata anche la loro presenza. Abbiamo detto che la percentuale degli stranieri nel Paese è del 19,7%, ma a Vienna sale addirittura al 35,4%, con tutto ciò che comporta in materia di servizi, a cominciare da quelli scolastici. In alcuni quartieri vi sono classi frequentate esclusivamente da alunni stranieri che non parlano il tedesco e non si capiscono nemmeno tra di loro, in quanto appartenenti a nazionalità diverse. Al secondo posto per presenze straniere è il Vorarlberg (20,6%), seguito dal Salisburghese (20,3%). Le aliquote minori sono in Carinzia (13,2%), Bassa Austria (12,2%) e Burgenland (11,4%).

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