Domenica 19 Maggio 2024

Anche Vienna non è più una città troppo sicura per gli ebrei. Gli episodi di antisemitismo, alimentati dai combattimenti in corso nello Stato di Israele, si vanno moltiplicando. Fino ad ottobre ne erano stati denunciati 248, tra cui l’incendio appiccato all’edificio di preghiera annesso al cimitero ebraico, nel Zentralfriedhof. Finora non vi sono state aggressioni fisiche, attentati terroristici o danneggiamenti (a parte l’incendio al cimitero), ma tutti le sedi della piccola comunità ebraica di Vienna sono vigilate, dopo una inspiegabile inerzia iniziale delle forze dell’ordine.

Si vanno moltiplicando anche le manifestazioni pro Palestina. L’ultima si è svolta nella sede dell’Università di arti applicate, all’angolo tra lo Stubenring e la Oskar Kokoschka Platz. “È importante smetterla – ha affermato una delle relatrici – di sostenere che il 7 ottobre ci sia stata un‘aggressione contro Israele”. E, negando l’evidenza, ha proseguito: “Non c’è stata alcuna aggressione”.

Uno studente ebreo che la stava filmando con il telefonino è stato subito accerchiato da una folla di altri studenti pro-Palestina, che hanno cercato di strappargli il cellulare di mano. Secondo quanto riferito dal “Kurier” si è levato anche un coro di voci, che intimavano agli ebrei di andarsene dall’università.

Le parole della studentessa sono registrate in un video postato dagli studenti ebrei su X (ex Twitter). Non si riesce a capire il seguito del discorso, perché alla sua voce si sovrappongono quelle di altri studenti che intimano all’ebreo di smettere di filmare e di andarsene. Si sente anche uno scambio di parole tra lo studente ebreo, che rivendica il suo diritto di filmare “trovandosi in uno spazio pubblico” e un’altra persona fuori campo che gli replica che “questo non è un evento pubblico”.

In un post successivo, la rappresentanza degli studenti ebrei di Vienna scrive che per essi l’Università “ormai non è più un posto sicuro”. Va segnalato che, a fronte degli episodi di antisemitismo nei confronti di ebrei e di istituzioni ebree di Vienna, finora non si è mai assistito ad analoghi episodi nei confronti di islamici e di moschee o case di preghiera islamiche a Vienna e nel resto dell’Austria.

L’aggressione subita dallo studente ebreo all’Università di arti applicate è stata fermamente condannata dal rettorato. “Siamo indignati per l’atroce attacco di Hamas a Israele – si legge in una nota – Noi non tollereremo alcun atto terroristico, nessuna forma di antisemitismo e nessuna relativizzazione del diritto di Israele alla sua esistenza”. Parole di condanna sono state pronunciate anche dal presidente del Parlamento, Wolfgang Sobotka, dalla ministra per la Costituzione, Karoline Edtstadler e dal ministro per l’Istruzione Martin Polaschek.

NELLA FOTO, la facciata dell’Universität für angewandte Kunst di Vienna.

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