Sabato 18 Maggio 2024

17.09.27 Giovanni III Sobieski, re di Polonia, dipinto da Daniel Schultz - CopiaPieter Bruegel il Vecchio, Raffaello, Peter Paul Rubens, Alfred Kubin: sono questi alcuni dei grandi artisti a cui Vienna dedica importanti rassegne in questi ultimi mesi del 2017. Di alcune avevamo già anticipato i contenuti in questo blog. Oggi torniamo sulla materia, per proporre una panoramica il più possibile completa delle mostra più importanti allestite nella capitale. Una specie di “promemoria” per chi nelle prossime settimane avrà voglia e modo di recarsi a Vienna e di cogliere almeno alcune delle allettanti proposte dei tanti musei della città.

FISCHERSPOONER AL MUMOK. Fino al 29 ottobre il Mumok (Museo d’arte moderna, Fondazione Ludwig, presente nel MuseumsQuartier) ospita la rassegna “Sir”, il progetto di arte, musica e performance “FischerSpooner”, di Warren Fischer e Casey Spooner. Per la prima volta al Mumok i due artisti espongono il loro universo queer e passionale, arricchito da innumerevoli riferimenti al mondo della pop culture. Nell’ambito di un’installazione interna, essi ricreano l’appartamento di New York di Casey Spooner, interrogandosi sulla separazione tra spazio privato e pubblico. (www.mumok.at)

SOBIESKI AL WINTERPALAIS. Fino al 1. novembre il Winterpalais (residenza invernale del principe Eugenio) ospita la mostra “Un re polacco a Vienna”. La figura di Giovanni III Sobieski (1629-1696) è indissolubilmente legata alla storia di Vienna: in quanto comandante supremo dell’esercito di coalizione, nel 1683 liberò la città che ormai sembrava quasi perduta dall’assedio degli Ottomani, che durava già da diverse settimane. Oltre a far luce sulla biografia del sovrano, la rassegna descrive anche il ruolo di Sobieski come condottiero e come mecenate di arti e scienze. (www.winterpalais.at)

BRUEGEL ALL’ALBERTINA. Fino al 3 dicembre l’Albertina ospita una mostra dal titolo “Pieter Bruegel il Vecchio”. Insieme con i capolavori di Dürer, Raffaello e Rubens, i disegni e le opere di arte grafica di Pieter Bruegel il Vecchio fanno parte delle opere più significative della collezione dell’Albertina. Il museo di Vienna è in possesso di sei dei 60 disegni originali dell’artista olandese, nonché di tutte le sue opere di arte grafica. La mostra riscopre le radici artistiche di Bruegel e sottolinea la sua importanza quale “pittore dei contadini”, “secondo Hieronymus Bosch”, “rinnovatore dell’arte paesaggistica” e il suo uso dell’arte come sguardo critico e satirico sulla società. (www.albertina.at)

LA NATURA ALLA KUNST HAUS. La Kunst Haus Wien, museo Hundertwasser (Untere Weissgerberstrasse 13), ospita fino al 18 febbraio una mostra dal titolo “Visions of Nature”. Il nostro rapporto con la natura sembra contraddittorio: da una parte ci consideriamo parte di essa e ci preoccupiamo quando è minacciata, ma dall’altra siamo noi stessi ad arrecarle danno. La rassegna approfondisce questo ambiguo rapporto tra uomo e natura e propone diverse posizioni artistiche nell’ambito della fotografia e della videoarte, in cui si riflettono queste incertezze. (www.kunsthauswien.com)

RAFFAELLO ALL’ALBERTINA. Da sabato prossimo al 7 gennaio potremmo incontrare al museo dell’Albertina Raffaello, uno dei più importanti esponenti della storia dell’arte, assieme a Michelangelo e a Leonardo fa Vinci. Pittore e architetto a Firenze e a Roma e artista che operò su commissione di papi e principi, fu un vero genio universale dell’Alto Rinascimento. L’Albertina propone la prima mostra monografica in Austria a lui dedicata. Con 170 disegni e pitture la rassegna riunisce tutti i progetti significativi dell’artista. Numerose opere della collezione dell’Albertina e prese in prestito da prestigiosi musei permettono di avvicinarsi all’operato del grande maestro. (www.albertina.at)

HODLER AL LEOPOLD MUSEUM. Dal 13 ottobre al 22 gennaio il Leopold Museum ospita una retrospettiva di Ferdinand Hodler (1853–1918), esponente del Simbolismo e dello stile Liberty, precursore dell’Espressionismo e rinnovatore della pittura monumentale. Influenzò in modo significativo numerosi artisti del Modernismo viennese, tra cui Gustav Klimt e Koloman Moser, ma anche Oskar Kokoschka e Egon Schiele. (www.leopoldmuseum.org)

RUBENS AL KUNSTHISTORISCHES. Dal 17 ottobre al 21 gennaio il Kunsthistorisches Museum dedica a Pieter Paul Rubens la mostra “La forza della metamorfosi”. Rubens (1577-1640) è considerato fino ad oggi il più importante pittore barocco fiammingo. Il Khm è in possesso di circa 40 tele del maestro e della sua bottega, tra cui capolavori variopinti e affollati di personaggi, come i giganteschi dipinti per l’altare della chiesa dei Gesuiti di Anversa, ma anche raffigurazioni più intime, come quella della “Piccola pelliccia” e della “Testa di Medusa” e il suo autoritratto da anziano. L’eccezionale rassegna, combinando le opere della collezione del museo di Vienna ai numerosi lavori presi in prestito da centri internazionali, crea un ensemble spettacolare e permette di conoscere l’operato di Rubens declinato in disegni, schizzi ad olio, pitture su tavola, nonché dipinti di notevoli dimensioni. (www.khm.at/rubens2017)

RUBINSTEIN NELLA JUDENPLATZ. Dal 18 ottobre al 6 maggio il Museo ebraico nella Judenplatz ospita una mostra dedicata a Helena Rubinstein “l’inventrice della bellezza”. Helena Rubinstein fu una pioniera dell’imprenditorialità femminile. La mostra ripercorre le tappe della sua vita e si concentra particolarmente sul periodo che la Rubinstein trascorse a Vienna. Helena Rubinstein dovette impegnarsi duramente per raggiungere il successo. Nacque negli anni Settanta dell’Ottocento a Cracovia. Era la maggiore di otto figlie e crebbe in una modesta famiglia di ebrei ortodossi. Alla sua morte nel 1965 la sua società comprendeva 100 aziende in 14 Paesi diversi e contava 30.000 dipendenti. (www.jmw.at)

FRANK ALL’ALBERTINA.

Le fotografie del libro “The Americans” scattate da Robert Frank tra il 1955 e il 1957 rappresentano un importante capitolo della storia della fotografia: Frank con le sue foto fatte nel corso di un road trip attraverso gli Stati Uniti, tutte rigorosamente in bianco e nero, descrive l’“American way of life” del dopoguerra, che presenta caratterizzata da razzismo, violenza e consumismo. L’Albertina gli dedica una mostra, dal 25 ottobre al 28 gennaio, che approfondisce aspetti centrali del suo operato, proponendo serie di fotografie scelte, che ritracciano la sua evoluzione artistica: i suoi primi reportage in Svizzera e le foto fatte durante i suoi viaggi in Europa, il libro “The Americans” e infine i lavori introspettivi dell’ultimo periodo. (www.albertina.at)

AL MAK 150 ANNI DI ARTI APPLICATE

Il Mak (Österreichisches Museum für angewandte Kunst / Gegenwartskunst ), Museo austriaco di arti applicate / Arte contemporanea, festeggia il 150.mo anniversario della fondazione dell’Università di arti applicate di Vienna con una grande esposizione allestita nelle sue sale espositive. La rassegna rivolge una sguardo retrospettivo alla storia dell’Università, per dedicarsi poi al tema del futuro dell’arte e dell’istruzione in un mondo caratterizzato da importanti trasformazioni sociali e tecnologiche. Il titolo dell’esposizione è appunto “L’estetica della trasformazione. 150 anni di Università di Arti Applicate di Vienna”. Sarà aperta dal 15 dicembre al 22 aprile.  (www.mak.at)

[Contributo di Wien Tourismus]

 

NELLA FOTO, il grande ritratto di Giovanni III Sobieski, re di Polonia, dipinto da Daniel Schultz nell’uniforme di condottiero romano.

______________________

Austria Vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

 

Lascia un commento