Sabato 18 Maggio 2024

10.09.13 Raiffeisen Raiffeisen_BankC’e un paesino dell’Austria di 1.949 abitanti che si chiama Riezlern. Ha la sua chiesa dedicata alla Madonna con il campanile aguzzo, il municipio, un supermercato, un centro scolastico. E una Raiffeisen Bank (così si chiamano in Austria le casse rurali) con un totale di bilancio nel 2009 di oltre un miliardo di euro. Avete letto bene: oltre un miliardo iscritto in bilancio da una banca di paese, un quarto del volume di bilancio che Hypo Bank realizza in tutta Italia.

Ma questa non è l’unica stranezza. La seconda è che Riezlern è sì in Austria, nel Vorarlberg per la precisione, ma non è raggiungibile dall’Austria. Si trova in una valle chiusa, la Kleinwalsertal, accessibile da un solo lato, che si trova al confine con la Germania. Insomma, per andare a Riezlern bisogna passare per forza su territorio tedesco, a meno che non si intenda scendere nella Kleinwalsertal scavalcando i monti a piedi.

La seconda stranezza, però, aiuta a spiegare la prima. Se la Raiffeisen Bank ha un tale volume di affari da far invidia a qualsiasi filiale di Unicredit lo si deve proprio alla sua collocazione geografica. Perché i suoi clienti non sono i pochi contadini, boscaioli e artigiani della Kleinwalsertal, come il suo statuto – simile a quello delle nostre casse rurali di un tempo – lascerebbe intendere. No, i suoi clienti arrivano dalla Germania. Arrivano con tanti soldi, sempre in contanti, non perché la banca di Riezlern sia in grado di fornire servizi che le banche tedesche non offrono, ma perché quei pochi chilometri al di là del confine fanno la differenza sul rendimento di quel loro patrimonio, grande o piccolo che sia.

In Austria l’imposta sui redditi da capitale è del 25%, in Germania molto più elevata. Secondo il fisco, i tedeschi che hanno cercato in Austria rifugio per i propri capitali sono migliaia. La Banca nazionale austriaca nel 2008 aveva indicato in 7.277 milioni l’ammontare dei depositi di privati cittadini tedeschi; importo che sarebbe salito a 20 miliardi se si fossero contate anche le società e le fondazioni. Ma a Berlino, invece,  si crede che il “tesoro” esportato dalla Germania in Austria ammonti addirittura a 70 miliardi. Questo fiume di denaro si è ramificato in più direzioni. Una è quella di Riezlern, la cui “cassa rurale” amministra depositi di clienti addirittura per 2,6 miliardi di euro.

L’aspetto fiscale, però, è soltanto una delle ragioni per cui la Kleinwalsertal risucchia tanto denaro tedesco. Un’altra ragione è la discrezione delle banche austriache. Certo, l’anonimato non esiste più da un pezzo. Uno dei meriti dell’Ue è stato quello di imporre all’Austria di eliminarlo. E anche il segreto bancario non è più quello impenetrabile di una volta. Ma un deposito in una banca austriaca è difficile da scoprire, se proprio non vi sia un’indagine fiscale o giudiziaria in corso, nel qual caso il governo austriaco si è impegnato a collaborare. Al di fuori di questa ipotesi, restano i vantaggi di ordine fiscale e soprattutto i vantaggi di poter disporre di una “riserva strategica” in luogo sicuro e sottratta al controllo pubblico.

La Raiffeisenbank di Riezlern è salita in questi giorni agli onori della cronaca per una novità apparentemente marginale: ha cambiato nome. Ora si chiama Walser Privatbank Ag, dove “Ag” sta per “società per azioni”. Nella sostanza resta sempre una cassa rurale, inserita nel sistema delle casse rurali austriache, ma al nome nuovo corrisponde un completo cambiamento nella sua collocazione sul mercato, con piani di espansione in Germania e apertura di sportelli a Monaco e a Stoccarda. Insomma, è come se una cassa rurale delle Valli del Natisone decidesse di aprire filiali a Milano e a Torino. Non le bastava attendere che i clienti tedeschi bussassero alla sua porta, ora se li andrà anche a cercare.

Non è la prima volta che il nome di Riezlern emerge nel campo bancario. Questo piccolo comune ha dato i natali ai fratelli Franz Zaver e Joseph Riezler (il cognome è lo stesso del paese), cofondatori nel 1835 dell’Hypovereinsbank, la grande banca bavarese acquisita qualche anno fa da Unicredit. Insomma, come ci sono valli dove nascono gli scalpellini, altre dove nascono i gelatai, nella Kleinwalsertal nascono i banchieri.

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