Sabato 18 Maggio 2024

10.09.13 Horst Pirker neu_apa_130910_726Horst Pirker, amministratore delegato di Styria Media Group, colosso dell’editoria austriaca, ha deciso all’improvviso di lasciare la carica. Lo ha fatto senza dare spiegazioni e lasciando di stucco il consiglio di sorveglianza della holding, che ora si trova senza timoniere e teme per le ripercussioni che l’uscita di scena di Pirker potrà avere sul futuro dell’impero editoriale. Ripercussioni che potrebbero riguardare anche “Il Friuli”, settimanale di Udine acquistato da Styria Media Group nel 2008, come primo passo di una probabile penetrazione sul mercato italiano.

Il cambio di proprietà ne “Il Friuli” era passato quasi inosservato allora, ma in questi due anni l’influenza austriaca si è fatta un po’ alla volta sentire, sia nella struttura del settimanale, sia nella sua presenza sul web. È di pochi mesi fa, inoltre, la nomina di Silvio Trevisani nel management della testata friulana, accanto a Zani Piasenzotto e al direttore responsabile Giovanni Bertoli.

Ciò che però a molti è sfuggito è la dimensione del nuovo proprietario straniero. La “nave ammiraglia” di Styria è la “Kleine Zeitung”, quotidiano locale diffuso in Stiria (dove ha la sede centrale) e in Carinzia, ma che rappresenta per il gruppo la gallina dalle uova d’oro. A fine agosto l’Öak, istituto indipendente che verifica la tiratura e il numero di copie distribuite di tutti i giornali austriaci, compresi quelli gratuiti, ha certificato un’ulteriore crescita diffusionale della “Kleine”, che con 285.449 copie vendute in media (190.411 in Stiria, 95.038 in Carinzia) è il secondo giornale in Austria, dopo la “Kronen Zeitung”.

Ma se la “Kleine” è la macchina per fare soldi, i fiori all’occhiello del gruppo sono la viennese “Die Presse”, il più autorevole foglio conservatore austriaco, e “Wirtschaftsblatt”, unico quotidiano economico del Paese. Alle testate quotidiane si aggiungono alcune decine di settimanali e mensili, alcuni a grande diffusione, due emittenti radio, la partecipazione al 25% alla tv tedesca Sat1, nonché alle tv locali Steiermark 1 e Kt 1. Nel campo della free-press, Styria è presente con testate diverse sull’intero territorio nazionale. Da considerare, inoltre, attività editoriali e commerciali nel campo librario e di servizi online.

Negli ultimi dieci anni l’impegno della holding ha oltrepassato i confini. In Croazia è diventato l’azionista unico del “Vecernji list” e ha fondato il quotidiano “24 sata”. Al gruppo Styria appartengono inoltre una rivista di programmi tv “TVtjedan” e il portale web www.njuskalo.hr. Possiede inoltre la quota di maggioranza di “Poslovni dnevnik”, primo quotidiano economico croato. In Slovenia  Styria è presente con un quotidiano e un settimanale gratuiti. L’ingresso nel capitale de “Il Friuli” risale al marzo 2008.

L’espansione della holding stiriana in Austria e nei Paesi confinanti è strettamente legata al nome di Horst Pirker, che ha guidato il gruppo negli ultimi dieci anni, curando un costante aggiornamento grafico e tecnologico di tutte le testate e sviluppando formule innovative di marketing. Per questo la sua improvvisa uscita di scena rischia di lasciare un vuoto non facilmente colmabile nell’immediato.

Le ragioni della rottura sono attribuibili a diversità di vedute tra amministratore delegato e consiglio di sorveglianza sulle strategie del gruppo. Pirker avrebbe preteso mano libera nelle scelte; i rappresentanti della proprietà, al contrario, hanno cercato di imbrigliarlo. A questo punto va detto chi sono i proprietari. Primo azionista (98,33%) è la fondazione Katholischen Medien Verein; la quota di minoranza (1,67%) è  dall’associazione “Katholischen Medien”, ma in realtà appartengono entrambe alla diocesi di Graz. In altre parole, il colosso Styria Medien Group, che nel 2009 ha fatturato 486 milioni e dà lavoro a 3.500 persone, è di proprietà della Chiesa stiriana.

Nella foto, Horst Pirker, il manager che ha lasciato all’improvviso la guida dello Styria Media Group, il colosso editoriale austriaco di proprietà della diocesi di Graz.

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