Sabato 18 Maggio 2024

burkaGli austriaci non ce l’hanno con gli stranieri. Ce l’hanno con gli islamici. Ne temono la presenza e sono convinti che non possano integrarsi in una società europea di stampo liberale. Sono questi i risultati a cui ha condotto un sondaggio svolto dall’istituto Imas per conto dell’Internationale Institut für liberale Politik su un campione di 1000 intervistati con più di 16 anni. Prima di illustrare più in dettaglio il sondaggio è opportuno sottolineare – anche se la cosa dovrebbe essere scontata – che esso non dice come sono gli immigrati di fede islamica, ma qual è l’opinione che ne hanno gli austriaci, giusta o sbagliata che sia.

Innanzitutto un cittadino austriaco su due (54%) crede “l’Islam rappresenti una minaccia per l’Occidente e per il nostro abituale stile di vita”, mentre soltanto il 27% crede che questa convinzione sia sbagliata. Si sentono minacciati soprattutto i cittadini più anziani (oltre i 50 anni), di istruzione media e quelli che vivono in campagna.

Tre intervistati su quattro (72%) hanno lamentato che gli immigrati islamici non si adattano abbastanza al modo di vivere e alle “regole del gioco” esistenti in Austria. Il 71% dice che l’Islam non è compatibile con i principi occidentali di libertà, democrazia, tolleranza. Un terzo soltanto pensa possibile un’integrazione tra modi di vita occidentali e orientali.

Ma gli austriaci che cosa sanno del mondo orientale islamico? Le persone intervistate dall’istituto Imas hanno indicato come tratti caratteristici di un paese islamico la disparità di diritti tra uomo e donna, l’austerità nei costumi, l’arretratezza e l’intolleranza nei confronti di chi la pensa diversamente. E i tratti caratteristici di noi, occidentali, quali sono. Il campione degli intervistati ha risposto: soprattutto buone scuole e buone università, benessere, democrazia, progressismo e rispetto dei diritti della persona.

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