Sabato 18 Maggio 2024

®Bad Kleinkirchheim_ThermeRoemerbad1Il 28 novembre si riaprono le danze a Passo Pramollo-Naßfeld. È un sabato ed è il giorno fissato per l’apertura della stagione turistica invernale nel più importante polo sciistico della Carinzia (uno dei 10 più importanti dell’Austria). La notizia è stata data ieri, a Padova, nel corso di una conferenza stampa indetta per presentare le offerte turistiche invernali del Land.

Si è parlato di Pramollo – comprensorio sciistico al confine con il Friuli e perciò “invaso” dagli italiani nei fine settimana – ma si è parlato anche di tutto il resto che la Carinzia può offrire agli ospiti, nei suoi 34 poli sciistici (compresi quelli del Tirolo orientale, che, pur essendo amministrativamente parte di un altro Land, gravita naturalmente sulla più vicina Carinzia), accessibili tutti con un unico skipass. Non c’è solo Pramollo, non c’è solo Bad Kleinkirchheim (sede di gare di Coppa del mondo, dove sono più numerosi gli italiani che vi hanno acquistato la casa delle vacanze), non ci sono soltanto la Gerlitzen, a due passi da Villach, o il Dreiländereck, in comune di Arnoldstein, subito al di là del confine di Tarvisio.

Ci sono anche le valli del Gail e del Lesach, con oltre 300 chilometri di piste per il fondo e percorsi a volontà per escursioni con le ciaspe in un ambiente incontaminato. C’è il Weissensee, che da metà dicembre si ghiaccia e vi si può pattinare sopra. La Carinzia ha 220 laghi e il Weissensee non è l’unico che si ghiacci d’inverno, ma con i suoi 6,5 chilometri quadrati di superficie è il più grande d’Europa: a percorrerlo tutto avanti e indietro ci si può impiegare mezza giornata, scoprendo di continuo paesaggi diversi.

Ci sono poi i bagni termali di Warmbad-Villach o di Bad Kleinkirchheim, con le piscine all’aperto in mezzo alla neve. Ci sono i mercatini di Natale, checon le loro luci e con il loro profumCIMG5934o di Glühwein (vin brulè) e panpepato riempiono le piazze di Klagenfurt e Villach, ma anche dei paesi più piccoli. E nella notte del 5 dicembre, vigilia di San Nicolò, le strade sono attraversate da cortei di Krampus, orrende figure della mitologia che spaventano i piccoli e anche i grandi fingono di spaventarsi, perché una volta tanto vogliono sentirsi bambini riprovare anch’essi il brivido nella schiena di fronte al mistero rappresentato da quei personaggi in maschera.

Nella conferenza stampa di Padova (tenuta dal Isabella Rauter, dell’Azienda per il turismo del Land Carinzia, Sonja Kucher, del comprensorio turistico di Naßfeld-Hermagor, e da Martina Armani, dell’adsGlenn di Udine) si è capito che il ventaglio di offerte è ricco e interessante. Per alcuni decenni il turismo carinziano era puntato soprattutto sulla stagione estiva. In tempi recenti è avvenuta la svolta anche verso il periodo invernale, con investimenti nei poli sciistici che negli ultimi 10 anni hanno superato i 500 milioni di euro (all’80% finanziati da privati). Attualmente le varie località dispongono non soltanto di impianti di risalita tecnologicamente all’avanguardia (non tutti, naturalmente), ma anche di sistemi di innevamento artificiale che garantiscono la copertura del 90% delle piste (a Pramollo addirittura del 100%).

Impianti moderni, piste ampie a prova di affollamento domenicale, manto nevoso preparato in condizioni eccellenti per gli sciatori e gli snowboarders. Tutto questo naturalmente ha un prezzo: quello dello skipass, che è mediamente più caro rispetto alle tariffe dei poli sciistici friulani. Nella conferenza stampa non se n’è fatto cenno, ma basta sfogliare il depliant di Pramollo per farsene un’idea: lo skipass giornaliero per un adulto costa 37 euro, che in alta stagione sale a 39.

Ma Naßfeld merita un discorso a sé e sicuramente torneremo a parlarne nei prossimi giorni.

Nella foto in alto, la piscina all’aperto del Römerbad ai piedi delle piste di sci di Bad Kleinkirchheim. In basso, Isabella Rauter, Martina Armani e Sonja Kucher durante la conferenza stampa a Padova.

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