Anche in Austria è consuetudine prima delle elezioni promettere l’impossibile. E purtroppo è una consuetudine che paga, perché dopo il voto soltanto pochi puntigliosi elettori si ricordano e ricordano quali impegni erano stati presi e quali erano stati rispettati. Se il Bzö ha vinto – anzi, ha stravinto – le elezioni regionali in Carinzia del marzo scorso, le ragioni sono tante, ma una di queste è la promessa sbandierata nei comizi e nei volantinaggi di regalare 1000 euro a tutti indistintamente i neoelettori, vale a dire a tutti i carinziani tra i 16 e i 18 anni (compiuti entro la fine del 2009), che per la prima volta avrebbero avuto la possibilità di esercitare il diritto-dovere di voto.
Abbiamo usato la parola “regalare”, perché proprio di un regalo si trattava, senza se e senza ma. Non era posto alcun requisito di reddito, nessuna condizione di studio o di lavoro. Pareva che fosse sufficiente avere l’età giusta, per ricevere in casa la visita di Babbo Natale con l’assegno con tre zeri.
Pareva… Passate le elezioni, il Bzö vincitore si è trovato a fare i conti in cassa e ha scoperto quel che, bene o male, già doveva sapere, perché anche nella precedente legislatura era stato alla guida del Land e Jörg Haider aveva gestitoa personalmente il referato delle finanze: non c’è un soldo da parte, ci sono soltanto debiti. Dove trovare allora i 14 milioni necessari, essendo circa 14.000 i neoelettori tra i 16 e i 18 anni ai quali erano stati promessi 1000 euro? Accendere un mutuo (oltre a quelli già pendenti, essendo il Land indebitato per 2,5 miliardi di euro) per fare un regalo indiscriminatamente a tutti i giovanotti, anche a quelli che non hanno fatto alcunché per meritarselo (se non l’aver votato a favore del Bzö)? Oppure dire loro la verità e cioè che nella campagna elettorale s’era scherzato e che il Land è al verde e non può permettersi di fare alcun regalo?
La risposta l’ha data il governo carinziano in una sua recente seduta. Intanto il valore del “regalo” sarà abbassato da 1.000 a 950 euro, perché sarà imposto anche ad esso quel taglio generalizzato del 5% che l’assessore alle finanze Harald Dobernig ha deciso per tutti i capitoli di spesa, per ridurre il deficit di bilancio. Questi soldi andranno ai neoelettori, ma non a tutti: soltanto a quelli che dimostreranno di volerli utilizzare per sostenere le spese per il conseguimento della patente, per frequentare corsi di addestramento e/o perfezionamento, per le spese di abitazione. Inoltre l’erogazione avverrà soltanto su esibizione di una fattura e su quell’importo sarà versato il 50%.
Con queste condizioni, di cui peraltro il Bzö non aveva fatto cenno in campagna elettorale, Dobernig spera di potersela cavare “soltanto” con 6 milioni di euro. Resta il problema di dove trovarli. La soluzione indicata dal governo regionale è quella di attingere al cosiddetto “Zukunftsfond”, vale a dire il ricavato della vendita delle quote di Hypo Bank (di cui il Land fino a due anni fa era proprietario quasi al 50%) alla Bayern Lb. O, per essere più precisi, a quel che è rimasto di quel gruzzolo, perché già Haider vi aveva attinto a piene mani.
“Zukunftsfond” in tedesco vuol dire “fondo per il futuro”. Lo si era voluto chiamare così, per sottolineare che non sarebbe stato toccato. Sarebbero stati utilizzati soltanto gli interessi per finanziare investimenti o iniziative finalizzate alla crescita economica del Land. La decisione di servirsene per mantenere (a metà) una discutibile promessa elettorale significa che anche questo impegno non sarà mantenuto.