Sabato 18 Maggio 2024

09.11.11 05 Klagenfurt, sede centrale di Hypo Group Alpe AdriaSalvataggio Hypo Group: attenti agli “effetti collaterali”. Nelle settimane che hanno preceduto il Natale abbiamo assistito a un braccio di ferro tra azionisti, Land Baviera e Ministero delle finanze austriaco per trovare il miliardo e mezzo necessario ad evitare il fallimento della holding carinziana (presente anche in Italia con 26 sportelli, 36 agenzie di leasing e direzione generale a Tavagnacco, Udine), travolta da un deficit che quest’anno raggiungerà 1,7 miliardi. La soluzione è stata individuata per il rotto della cuffia, dopo una discussione finale durata ininterrottamente 17 ore.

Non stiamo qui a ripetere i termini della soluzione. È importante però tenere presente che con essa è stato salvato il gruppo bancario, ma non anche le attività parallele in cui era direttamente o indirettamente coinvolto. Una di queste, che ci riguarda direttamente, è la Kärntner Holding Beteiligungs Ag (Khbag), una società controllata da Hypo Group operativa nel campo del turismo. Ci riguarda, perché la Khbag è presente nella Naßfeld-Pramollo Ag (la sigla “Ag” sta per “Aktien Gesellschaft” e significa “società per azioni”) con una quota del 33%. E la Naßfeld-Pramollo Ag, a sua volta, è la più importante società di impianti di risalita del polo sciistico di Pramollo, che – come è noto – dovrebbe assumere la gestione anche dell’impianto di collegamento a fune con Pontebba, previsto sul versante italiano. Anzi, il suo ruolo appare determinante per il successo del project financing per Pontebba, in questi giorni all’esame della Regione, perché verserebbe un affitto annuo di 1,5 milioni, tale da consentire l’ammortamento del capitale investito nell’impresa.

Dunque, che succede? Succede che la Khbag sta per fallire, secondo quanto riferisce la “Oberösterreichischen Nachrichten”, quotidiano di Linz, con tutte le conseguenze che ciò potrebbe comportare per la Naßfeld-Pramollo Ag e quindi anche per il collegamento Pontebba-Pramollo. È ben vero che l’ipotesi di fallimento è stata categoricamente smentita da una portavoce di Hypo Group, ma è altrettanto vero che la notizia pubblicata dal giornale dell’Alta Austria non si basa su voci, ma su uno scambio di lettere tra Hans-Jörg Megymorez e Gert Xander, presidenti della Kärnten Landesholding (società che gestisce le partecipazioni azionarie del Land), e Franz Pinkl, presidente di Hypo Group.

06.12.29 01 Pramollo-Nassfeld; Millennium ExpressPer comprendere con chiarezza i termini della questione è necessario fare un passo indietro, fino all’accordo famoso che ha salvato Hypo Group. In quella sede il governo austriaco chiede al Land Carinzia di farsi carico (tramite la sua Landesholding) della Khbag, cioè della società di Hypo Group che si occupa di partecipazioni in investimenti turistici: prezzo 100 milioni. A parte che il Land è al verde, ma la Khbag li vale tutti quei soldi? La risposta è no: alcune partecipazioni sono floride (quella di Pramollo, per esempio), altre sono fallimentari (tra queste, lo Schlosshotel sul lago di Velden). Forse ne vale 50, ma i responsabili della Kärnten Landesholding chiedono una “due diligence”, ricevendo per risposta da Pinkl: non c’è tempo per “due diligence”, prendere o lasciare. Dove lasciare significa abbandonare la Khbag al suo destino: il fallimento.

Quanto basta per far scattare l’allarme a Pramollo e a Pontebba. A tranquillizzare gli animi accorre però Werner Krcivoj, rappresentante in Italia delle società degli impianti del polo sciistico carinziano, che esclude il pericolo di un fallimento. Più probabile la separazione delle partecipazioni deficitarie della Khbag in una bad company (sul modello Alitalia) e una cessione delle altre ad opera di un commissario liquidatore. Krcivoj si dice a conoscenza dell’esistenza di due cordate pronte a subentrare a Pramollo nella quota di Hypo Group: una austriaca e l’altra italiana. A metà gennaio ci sarà un incontro con il Land Carinzia per trattare la cessione.

La cordata italiana, secondo Krcivoj, avrebbe più probabilità di successo, perché vista con maggior favore dagli operatori dalla Naßfeld-Pramollo Ag, nel cui statuto una clausola subordina l’ingresso di nuovi azionisti al gradimento degli altri soci. Sul valore della quota Krcivoj non si sbilancia. Nei libri contabili di Hypo Group era stimata in 7-8 milioni di euro, ma la recente storia della holding bancaria suggerisce di non far troppo affidamento su simili valutazioni.

Nella foto in alto, la sede centrale di Klagenfurt di Hypo Group Alpe Adria. In basso, una cabina del Millennium Express, la telecabina che collega la valle del Gail al polo sciistico di Pramollo; un impianto con analoga funzione dovrebbe sorgere sul versante italiano, con stazione di partenza a Pontebba.

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