Sabato 18 Maggio 2024

15.09.26 Linz, governatore Josef PühringerL’Alta Austria – dove oggi si vota per la rielezione del Landtag (il consiglio regionale), di 442 sindaci e di altrettanti consigli comunali – sta per subire una scossa di terremoto. Da questa sera nulla sarà come prima. Il Partito socialdemocratico (Spö), che per decenni aveva condiviso il potere con il Partito popolare (Övp) e che nel 1967 era stato addirittura il primo partito del Land, rischia di precipitare a livelli politicamente insignificanti. L’Övp, da 70 anni egemone nell’Alta Austria, è minacciato da un’emorragia di voti superiore al 10 per cento.

A cantar vittoria anche qui, come a Vienna, dove si voterà tra due settimane, sarà l’Fpö, il Partito liberalnazionale guidato da Heinz Christian Strache, che in 10 anni alla guida della destra populista austriaca ha saputo far meglio dal suo predecessore e maestro Jörg Haider. Se a livello nazionale i più recenti sondaggi lo danno ormai al 31 o addirittura al 32 per cento – incoronandolo quindi quale primo partito dell’Austria – in Alta Austria non riuscirà ancora a raggiungere quel primato, ma vedrà comunque raddoppiare i propri voti, catapultandosi oltre il 31 per cento e quindi a soli 5 punti dall’Övp, sempre in testa.

Già questo primato storico del Partito popolare appare anomalo e fa capire quanto sia complicata la geografia politica dell’Austria, nonostante la sua apparente semplicità (ad ogni elezione si presentano sempre soltanto cinque o sei partiti). È a Linz, nel capoluogo dell’Alta Austria, che nel 1934 socialisti spararono i primi colpi di fucile di quella che viene ricordata come una guerra civile, sanguinosamente repressa dalle artiglierie del regime austrofascista. Ed è nell’Alta Austria che si concentrano le principali industrie del Paese, lasciate in eredità dal settennio di Anschluss alla Germania di Hitler, che qui aveva imposto una industrializzazione forzata (le cosiddette “Göringwerke”, nazionalizzate dopo la guerra). Oggi quegli stabilimenti – tuttora in funzione e da qualche anno in mano private – contribuiscono al 27% del Pil austriaco.

Un Land con questo retaggio storico e con questa presenza operaia sembrerebbe predestinato a “produrre” elettori socialdemocratici in quantità, come la “Vienna rossa”. Ma non è così. L’Alta Austria è sempre stata un Land “nero”, cioè del Partito popolare, che si contraddistingue con questo colore. Per molte legislature ha avuto la maggioranza assoluta, fino al 1967, quando per la prima e unica volta è stato superato dall’Spö, per meno di un punto percentuale. Da allora ai governi monocolore “neri” sono seguite “grandi coalizioni” Övp-Spö, sul modello collaudato a livello federale, fino a due legislature fa, nel 2003, quando per la prima volta in Austria è stata sperimentata una coalizione dei popolari con i Verdi, che sembra aver funzionato.

Oggi le carte saranno rimescolate e un fattore determinante del cambiamento non sarà di natura economica e sociale – l’Alta Austria è ricca, ha un basso tasso di disoccupazione, dispone di servizi sociali e sanitari di eccellenza – ma legato al fenomeno migratorio, abilmente cavalcato dall’Fpö. Il sondaggio più recente è stato condotto una settimana fa dall’istituto Ogm e conferma il primato dell’Övp, ma con una perdita di voti dal 46,8% del 2009 al 36,5% (-10,3); al secondo posto balza l’Fpö, che raddoppia i consensi dal 15,3% al 31,5% (+16,2); terzo l’Spö, precipitato dal 24,9% al 17,5% (-7,4); quarti i Verdi, che mantengono inalterata la loro posizione (erano al 9,2% sei anni fa e oggi dovrebbero salire al 9,5%).

Se lo spoglio dei voti confermerà queste previsioni, la coalizione Övp-Verdi, che pure aveva funzionato egregiamente, non avrà i numeri per essere riproposta. Sarà necessario ripiegare su un governo di popolari e socialdemocratici, cioè dei due partiti sconfitti. A meno che non si apra la strada ad una coalizione con il coinvolgimento dell’Fpö, vero vincitore della giornata. Per questo l’allusione alla “scossa di terremoto” che avevamo fatto all’inizio non pare esagerata.

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TUTTO EBBE INIZIO 6 ANNI FA. I consigli regionali dell’Austria vengono rieletti ogni 5 anni. Tutti, meno quello dell’Alta Austria, dove le elezioni si tengono invece ogni 6 anni. Ci piace sottolineare questo dettaglio, perché il blog che state leggendo ha iniziato il suo cammino proprio 6 anni fa, il 24 settembre 2009, con un articolo che si intitolava “Alta Austria, i socialdemocratici tremano”. Eravamo alla vigilia delle elezioni in quel Land, come oggi. Da allora “Austria Vicina” ha raccontato l’Austria tutti i giorni e quello che leggete è l’articolo numero 2201, dedicato nuovamente all’Alta Austria, un Land lontano dall’Italia, ma forse dopo 6 anni, anche grazie al nostro racconto, un po’ più vicino.

 

NELLA FOTO, il governatore uscente Josef Pühringer, circondato dalle ragazze assoldate dall’Övp per animare la campagna elettorale.

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