Sabato 18 Maggio 2024

15.09.25 Klagenfurt, HauptplatzChe il fallimento di Hypo Bank avrebbe trascinato con sé anche il Land Carinzia era chiaro fin dall’inizio. Ma, come lo Stato austriaco aveva “salvato” la banca, nazionalizzandola, così – si pensava – avrebbe salvato anche la Carinzia, che a suo tempo si era fatta irresponsabilmente garante delle esposizioni avventurose dell’istituto di credito. Ci si chiedeva soltanto in che modo lo avrebbe fatto.

Ora la risposta c’è. L’ha data il governo austriaco, su proposta del ministro delle Finanze Hans Jörg Schelling, creando i presupposti giuridici e finanziari per consentire al Land di trattare con i creditori la restituzione di una parte soltanto di quanto loro dovuto. Riprendiamo daccapo la dolorosa storia per comprenderne meglio la possibile conclusione.

La voragine Hypo Bank ha lasciato sul terreno obbligazioni per 10,2 miliardi. Le ultime giungeranno a scadenza nell’autunno 2017, ma molte sono già scadute o di imminente scadenza. I creditori non si sono fatti avanti soltanto perché il governo austriaco nel marzo scorso aveva disposto una moratoria nei rimborsi, che scadrà nel maggio 2016.

Dopo quella data i creditori passeranno all’incasso da Heta Asset Resolution, la bad bank nata dalle ceneri di Hypo Bank, ma riceveranno pernacchie, perché il patrimonio di Heta è pari a zero. Di conseguenza busseranno alla porta del Land Carinzia, che di quelle obbligazioni si era fatto garante. Ma anche la Carinzia non sarà in grado di onorare i suoi impegni, perché non ha nulla, salvo risorse indisponibili (non si possono vendere scuole per pagare i creditori e questi non possono neppure rivalersi sui trasferimenti fiscali dallo Stato).

È in questa fase che si affaccia lo spettro del fallimento, senza precedenti, di un Land austriaco, che tuttavia Vienna vuole evitare, per il danno d’immagine che ne deriverebbe e soprattutto per il declassamento del rating del Paese intero e dei singoli Länder, ciascuno dei quali ha emesso garanzie per i suoi istituti di credito, sia pure non nella dimensione folle della Carinzia.

La soluzione del ministro Schelling è la seguente. La Carinzia invita i creditori a un tavolo e propone loro la restituzione di una parte di quanto dovuto, attingendo al leggendario “Zukunftsfond” (un fondo di 500 milioni costituito a suo tempo dal ricavato della vendita di Hypo Bank ai tedeschi), alle poche risorse del patrimonio regionale che possono essere cedute (si stima tra i 100 e i 200 milioni) e facendo affidamento per il resto su un prestito che il governo federale è pronto a concederle.

In questo modo i creditori non riuscirebbero a recuperare l’intera somma ad essi spettante, ma soltanto una parte. Adolf Winkler, responsabile della redazione economica della “Kleine Zeitung”, stima che l’importo potrebbe aggirarsi intorno ai 5 miliardi (tra il 40 e il 50 per cento del prezzo delle obbligazioni che, come abbiamo detto, ammonta complessivamente a 10,2 miliardi). Ma altri osservatori ritengono che l’accordo con i creditori potrebbe avvenire per molto meno.

Si deve tener conto, infatti, che l’aiuto che Klagenfurt riceverà da Vienna dovrà essere restituito, rinunciando annualmente a una parte dei futuri trasferimenti fiscali. Il Land Carinzia vive già ora una tragica situazione finanziaria, con tagli alle spese in tutti i settori, tagli di cui i cittadini avvertiranno la sofferenza soltanto il prossimo anno. Non può quindi permettersi di chiedere troppo allo Stato, per non dover poi restituire troppo, ipotecando completamente le sue future risorse. Per questo dovrà agire con grande prudenza al tavolo negoziale con i creditori, ponendoli di fronte all’alternativa tra riavere meno soldi, ma subito e certi, o andare a un’azione fallimentare, con i tempi della giustizia, che anche in Austria sono molto lunghi, probabilmente per avere alla fine ancora di meno.

Non è un “happy end”, come si intuisce. Il fardello di Hypo Bank non si scarica soltanto sui creditori, ma anche sulle future generazioni carinziane.

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La svo06.07.05 03 Paolo Rondo Brovetto, docente di public management all'Università di Klagenfurt - Copialta nella travagliata vicenda di Hypo Bank (ora Heta Asset Resolution), che evita al Land Carinzia il fallimento, è di due giorni fa, ma c’è chi l’aveva prevista con molti mesi di anticipo. È il prof. Paolo Rondo Brovetto, docente di Public management all’Università di Klagenfurt, che ne aveva parlato in un’intervista rilasciata alla trasmissione Rai “Est Ovest”, andata in onda il 10 maggio scorso. Quella puntata può essere riascoltata qui (l’intervista comincia al sesto minuto). Le dichiarazioni del prof. Rondo Brovetto, originario di Cividale (Udine), sono sorprendenti, perché è come se avesse letto in una sfera di cristallo: quasi tutte le sue previsioni di allora si stanno ora realizzando.

 

NELLA FOTO, in alto, la Hauptlatz di Klagenfurt. In basso, il prof. Paolo Rondo Brovetto.

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