Sabato 18 Maggio 2024

18.03.26 Vienna, ristorante Klyo, osservatorio Urania (foto Mathias Kniepeiss) - CopiaA Vienna piace sedersi al ristorante per gustare la cucina viennese. Ma qual è la cucina viennese? Ed esiste realmente una cucina viennese? La domanda è legittima, perché in campo gastronomico Vienna è l’erede di piatti che erano tradizionali in tutta la Mitteleuropa. Non soltanto austriaci in senso stretto, quindi, ma anche salvi (soprattutto boemi), ungheresi e in parte anche italiani.

Se con l’espressione “cucina viennese” ci si vuol riferire a quella dell’impero che fu, allora molti ritengono che i piatti autentici di quell’epoca li si possa assaggiare soltanto a Trieste, quasi che la nostalgia per quel “mondo di ieri” avesse fermato l’orologio nella città giuliana, conservando per l’eternità le ricette e gli ingredienti di allora.

Naturalmente il “Tafelspitz” e le “Palatschinke” vengono servite ancor oggi in gran parte dei ristoranti viennesi, ma accanto ad altre pietanze che hanno origini molto differenti. La cucina viennese di oggi non è più quella di cent’anni fa. Ha subito contaminazioni che tuttavia non significano un tradimento del passato, ma al contrario una continuità con la storia di Vienna, che è sempre stata ricettiva per le novità che giungevano da altri luoghi. Un tempo erano le regioni confinanti, oggi sono regione più lontane.

Un aggiornamento sulle novità più interessanti del paesaggio gastronomico di Vienna ci viene offerto, come in passato, da Wien Tourismus, l’azienda per la promozione turistica della capitale. Si parte dall’elegante hotel Grand Ferdinand, lungo la Ringstrasse, che ha cambiato la formula del suo ristorante al pianterreno. “Meissl & Schadn” punta sulla tradizionale cucina viennese, serve diverse varietà di carne di manzo direttamente dal carrello e celebra il Wiener Schnitzel in una cucina a vista, situata direttamente nel ristorante.

Tipicamente viennese è anche la “Conditorei Sluka”, una tradizionale pasticceria che, oltre alla sua sede principale, ne ha ora aperta un’altra in Kärntner Strasse, in pieno centro storico. Nelle ampie sale oltre ai raffinati dolci si serve anche una selezione di piatti del giorno.

Il ristorante dell’osservatorio Urania ha cambiato gestione. Al “Klyo” non ci si può soltanto godere una bella vista sul canale del Danubio ma si possono gustare anche pietanze e bevande salutari, preparate sul posto, anche per vegetariani e vegani. Prima colazione fino alle 22.30 e creazioni di cocktail della casa. Sedendosi ai tavoli del “Klyo” non si deve dimenticare il nome di chi progettò questo edificio di inizio ‘900: l’architetto Max Fabiani, figlio dell’ex contea di Gorizia (era nato nella Val di Rose), che dopo la Prima guerra mondiale e la caduta dell’impero, lasciò molte tracce di sé in edifici civili e religiosi e nella stessa pianificazione urbanistica di Gorizia.

“Spelunke”, spelonca, è il nome di un ristorante con american bar aperto recentemente lungo l’altra sponda del canale del Danubio. Il locale, situato al pianterreno di un edificio realizzato secondo i progetti del celebre architetto viennese Hans Hollein, si concentra particolarmente sul pesce e per la musica ogni giorno c’è un dj.

Lungo la Landstrasser-Hauptstrasse, nel terzo distretto, “Mia Via” offre dallo scorso dicembre cucina regionale leggera preparata con ingredienti biologici. In aggiunta alle salutari pietanze, sotto lo stesso tetto si può usufruire anche di trattamenti di bellezza, massaggi e fisioterapia.

“Kim Chingu”, il nuovo locale della celebre cuoca Sohyi Kim, propone una moderna cucina coreana al passo con i tempi e punta su pesce e carne. I piatti si servono in family style, sono dunque pensati per essere condivisi con la famiglia o gli amici. Non a caso “Chingu” in coreano significa “amico”.

Ed ecco tutti i riferimenti utili per raggiungere i locali menzionati e saperne di più: “Meissl & Schadn”, Schubertring 10-12, meisslundschadn.at; “Conditorei Sluka”, Kärntner Strasse 13-15, www.sluka.at; “Klyo”, Uraniastrasse 1, www.klyo.at; “Spelunke”, Taborstrasse 1, www.spelunke.at; “Mia Via”, Landstrasser Hauptstrasse 14-16, www.miavia.com; “Kim Chingu”, Althanstrasse 21-25, www.kim.wien.

[Contributo di Wien Tourismus]

 

NELLA FOTO, i tavolini del risotarante “Klyo”, affacciati sul canale del Danubio dal palazzo Urania di Max Fabiani.

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