Lunedì 7 Ottobre 2024

Per sapere che cosa sono le “case dei bagni” bisogna recarsi in Carinzia. Non sono terme e non sono neppure “spa”, il neologismo che oggi va per la maggiore (è l’acronimo di “salus per aquam”). No, le “case dei bagni” carinziane sono una tradizione che arriva dal passato. Risalgono alla fine del 1800-inizi 1900. In origine consentivano l’accesso – rigorosamente distinto tra uomini e donne – al lago, per fare il bagno e disporre di alcuni servizi, tra cui la comodità di avere un posto in cui riporre gli abiti.

Le “case dei bagni” esistono anche oggi in Carinzia, ma ovviamente sono state ristrutturate, anche se alcune di esse, per scelta, secondo il modello originale, hanno riprodotto architettonicamente le logge, le terrazze coperte, gli abbaini, le colonne e il telaio, in ferro o legno colorato di bianco, e le grandi vetrate per ammirare dall’interno, nelle stagioni più fredde, la bellezza della natura che circonda il lago.

L’esempio più emblematico che reinterpreta lo stile del passato è la Kärnten Badehaus sul Millstätter See, la prima “casa dei bagni” carinziana: più di 2400 metri quadrati interni e 1400 metri quadrati esterni, con numerose saune, tepidarium, bagno turco all’acqua salata e piscina Infinity. Caratterizzata dall’architettura fin-de-siècle è anche la Werzer’s Badehaus, sul lago Wörthersee.

Decisamente più moderna la struttura della Badehaus sul Klopeinersee, con 6 diverse saune, numerose zone relax, area nudisti, una grande piscina a sfioro riscaldata all’aperto e il panorama della Carinzia meridionale.

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NELLA FOTO, la “casa dei bagni” sul lago di Millstatt.

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