Sabato 18 Maggio 2024

Ieri ha votato la Bassa Austria e già si guarda alla Carinzia, che andrà al voto il 5 marzo, tra poco più di un mese. I due Länder hanno poco in comune. Sono differenti per morfologia del territorio, economia, struttura sociale, dimensione demografica. Sono differenti anche sul piano politico.

In Bassa Austria ha sempre dominato il Partito popolare (Övp), con maggioranze assolute o quasi. Ieri gli elettori lo hanno punito, privandolo di un quarto dei consensi (dal 49,6% al 39,94%), che sono stati travasati all’Fpö, il partito dell’estrema destra sovranista.

In Carinzia, invece, ha sempre dominato l’Spö, il Partito socialdemocratico, la cui egemonia è stata interrotta soltanto negli anni ’90 dall’arrivo di Jörg Haider, che ha guidato al trionfo l’Fpö. Poco dopo la morte di Haider e l’emergere degli scandali che avevano contraddistinto il suo governo e quello dei suoi successori, il Land è tornato in mani socialdemocratiche. L’Spö ha vinto le elezioni nel 2013 con il 37,13%, per poi raggiungere addirittura il 47,94% alle elezioni del 2018.

L’Spö le vincerà anche il 5 marzo? Sono in molti a chiederselo in Austria, perché da esse dipende il destino dell’attuale dirigenza del partito, in particolare della segretaria politica nazionale Pamela Rendi-Wagner. Una leadership, la sua, traballante e non confortata da molti successi. È alla guida dell’Spö da quattro anni e mezzo e da allora il suo partito ha perso a quasi tutte le elezioni.

Dopo l’ultima di ieri, in Bassa Austria, spera di invertire la rotta almeno in Carinzia, dove può contare sull’autorevolezza e il carisma di un Landeshauptmann come Peter Kaiser. Ma ciò che sembrava sicuro fino a qualche mese fa, oggi non lo è più. Anche in Carinzia l’Spö dà segno di cedimento, mentre l’Fpö torna a crescere nei consensi.

Il fenomeno non ha spiegazioni, se non nella scarsa memoria dei carinziani. In questo Land Haider e i suoi hanno incassato tangenti milionarie nella vendita di Hypo Bank e in tanti altri affari, tra cui la promessa cittadinanza austriaca ad “amici” russi. In seguito alla bancarotta di Hypo Bank il Land ha dovuto farsi carico di 1,2 miliardi di debiti, grazie alle garanzie irresponsabilmente concesse ai tempi di Haider all’istituto. Per estinguere quel debito, che ora grava sul bilancio della Carinzia, ci vorranno due generazioni. Ma i carinziani hanno la memoria dei pesciolini rossi e già tornano a votare per il partito che ha causato quel disastro. Il loro disastro.

Un anno fa l’Spö – che con un’oculata amministrazione era riuscito a evitare che il Land fosse trascinato nella bancarotta da Hypo Bank – era dato nei sondaggi ancora al 48%, cioè come era avvenuto nelle urne nel 2018. Ma nel settembre scoro era sceso al 42%, mentre contemporaneamente l’Fpö era salito al 20% (dal 15% di un anno fa). Non siamo a conoscenza di sondaggi più recenti e non abbiamo idea di quale sia il rapporto di forze oggi. Tendiamo a credere che l’Spö sia ancora il primo partito, ma che la forbice con l’Fpö si sia ulteriormente ridotta.

Se il voto del 5 marzo dovesse confermare questa ipotesi, le cose si metterebbero male anche per Pamela Rendi-Wagner. In genere si dice che le elezioni regionali non hanno ripercussioni a livello nazionale, ma in questo caso le avranno, perché per l’Spö si tratta ormai di vita o di morte. Dovrà decidere se andare alle politiche del 2024 con Pamela Rendi-Wagner candidata alla cancelleria, con la probabilità di perdere anche quelle, o di cambiare cavallo. Ecco perché il 5 marzo tutti avranno gli occhi puntati su Klagenfurt.

NELLA FOTO, il governatore della Carinzia, Peter Kaiser, con la segretaria nazionale del suo partito, Pamela Rendi-Wagner, in occasione del congresso regionale dell’Spö dell’estate scorsa, che aveva confermato la fiducia a Kaiser, rieleggendolo alla guida per i prossimi tre anni con il 99% dei voti dei delegati. In quell’occasione Kaiser aveva promesso a Rendi-Wagner di restare “sempre al tuo fianco”. Dopo il 5 marzo forse potrebbe ripensarci.

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