La città storica di Bad Ischl, assieme a 22 comuni del Salzkammergut, che le sta attorno, sarà quest’anno “Capitale europea della cultura”. Per la prima volta nella storia vedremo una “capitale della cultura” in una regione alpina e rurale. Questo territorio diventato prosperoso grazie al sale (lo rivela lo stesso toponimo Salzkammergut) guarda al futuro con il motto “La cultura è il nuovo sale” e si presenta con un accattivante programma, inclusivo e innovativo, per coinvolgere ed entusiasmare sia residenti che visitatori.
Il comprensorio offre un’infinità di vicende, luoghi e persone memorabili, inseriti in un paesaggio di grande bellezza. I progetti nell’ambito della Capitale europea della cultura propongono nuovi approcci a temi importanti, e saranno in grado di dare impulsi per il futuro di chi abita la regione e di chi la visita.
Situato geograficamente al centro dell’Austria, il Salzkammergut si basa sulla sinergia tra cultura, economia e turismo. Il nome stesso nasce dalla sua lunga storia: Salz, “sale” in tedesco, deriva dalla millenaria estrazione del sale, e con “Kammergut” si definiva una proprietà di un sovrano nel XV secolo. L’estrazione del sale, iniziata 7 mila anni fa, ha portata una ricchezza che si riflette nella raffinata architettura, perfettamente inserita nel paesaggio naturale del territorio all’interno del quale, dal 1997, l’area di Hallstatt e del massiccio del Dachstein è parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Il successo turistico della zona inizia con gli Asburgo: amavano trascorrere le vacanze estive all’aria fresca fra laghi e montagne. Presto anche l’alta società urbana e artisti e intellettuali come Gustav Klimt, Gustav Mahler, Sigmund Freud, Arnold Schönberg e molti altri in estate lasciavano Vienna alla volta del Salzkammergut. Per luoghi come Bad Ischl, Bad Aussee, l’Attersee e altri laghi fu l’inizio di un’età dell’oro culturale e intellettuale, tinta di eleganza alpina e imperiale.
I 23 comuni sono Bad Ischl („città bandiera“), Altmünster, Bad Goisern, Ebensee am Traunsee, Gmunden, Gosau, Grünau im Almtal, Hallstatt, Kirchham, Laakirchen, Obertraun, Pettenbach im Almtal, Roitham, St. Konrad, Scharnstein, Steinbach am Attersee, Traunkirchen, Unterach am Attersee e Vorchdorf, tutti in Alta Austria. Ad essi si aggiungono Altaussee, Bad Aussee, Bad Mitterndorf e Grundlsee, in Stiria.
Il programma ruoterà intorno a quattro tematiche principali.
Potere e tradizione: in un territorio ricco di tradizione è importante comprendere come e da quali strutture di potere queste si sono sviluppate. Ricordare in modo critico e rendere visibili questi aspetti significa plasmare il futuro in modo responsabile.
Cultura nel flusso: cultura e identità culturale non stanno mai ferme; riconoscere la diversità come una forza per imparare gli uni dagli altri significa continuare a evolversi.
Sharing Salzkammergut – the art of travel parla di sfide e opportunità per lo sviluppo di un turismo di alta qualità, una delle più importanti fonti economiche del territorio del Salzkammergut.
Globalokal – building the new significa pensare al mondo di domani e sviluppare strategie d’azione per promuovere la diversità culturale e creativa, nella regione rurale alpina del Salzkammergut e non solo.
Gli eventi della Capitale europea della cultura prenderanno il via il 20 gennaio. Per oggi ci fermiamo qui, ma riprenderemo l’argomento
[Contributo di Österreich Werbung]
NELLA FOTO, villa Seilern a Bad Ischl, quest’anno Capitale europea della cultura.
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