Sabato 18 Maggio 2024

16-10-30-crocifisso-a-scuolaL’Austria è ancora un Paese cattolico come un tempo? La risposta è no. Anche se all’anagrafe i cattolici sono maggioritari (in Austria si deve dichiarare l’appartenenza religiosa, perché in base a ciò le varie confessioni religiose ricevono un contributo dallo Stato), quelli praticanti sono una minima parte: soltanto l’8% va regolarmente a messa e partecipa ad altre funzioni religiose, il 19% dichiara di andarci di tanto in tanto.

E pur tuttavia gli austriaci si sentono legati ai valori cristiani, li considerano importanti e vogliono che siano preservati. È quanto risulta da un recente sondaggio svolto dall’istituto Imas su un campione di oltre 1000 persone di età superiore ai 16 anni.

L’oggetto principale dell’indagine riguardava il rapporto della scuola con la religione cristiana. È risultato che la maggior parte degli austriaci ritiene importante che i contenuti cristiani siano insegnati nelle scuole, dalle materne in su. Rispondendo a una domanda precisa, il 76% ha dichiarato di ritenere importante che i valori cristiani siano trasmessi ai giovani e ai ragazzi. E il 69% è contrario all’eliminazione dei crocifissi e di altri simboli religiosi dalle aule.

Dalla ricerca è emersa la convinzione diffusa, anche in chi non è cattolico praticante, che “l’Austria è un Paese cristiano e tale deve rimanere. Perciò i valori cristiani devono essere trasmessi negli asili e nelle scuole”. In genere si vuole che siano conservate le tradizioni e le usanze della propria religione (i canti religiosi, i presepi per Natale): il 19% le considera “molto importanti”; un altro 35%, “in un certo qual modo importanti”. Solo il 24% considera questa esigenza non rilevante, mentre il 16% non ha opinioni in proposito.

Nonostante questo atteggiamento favorevole al Cristianesimo, gli austriaci non tengono in gran conto l’istituzione ecclesiastica. Il 27% ha dichiarato di “avere una propria visione di Dio” e di non aver bisogno della Bibbia o della Chiesa. Di quelli che si sono dichiarati cristiani, circa un quarto ha affermato di essere fedele alla Chiesa, “anche se alcune cose di essa non mi piacciono”. Il 18% dei cristiani intervistati considerano esplicitamente la religione cattolica un importante contrappeso contro il diffondersi dell’Islam.

Il sondaggio dell’istituto Imas ha toccato anche due temi molto avvertiti in Austria: il celibato dei preti e il sacerdozio femminile. Tre intervistati su cinque sono per la rimozione di entrambi i tabù e il rapporto è identico anche tra gli intervistati che si dichiarano cristiani praticanti. È questo un atteggiamento ormai costante almeno dal 2004 in tutti i sondaggi svolti dall’Imas.

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