Sabato 18 Maggio 2024

Il treno delle Öbb (le ferrovie austriache) Venezia-Vienna ha avuto un guasto durante il viaggio in territorio italiano e si è definitivamente fermato alla stazione di Tarvisio Boscoverde. I 150 passeggeri che viaggiavano a bordo sono rimasti bloccati nei vagoni al freddo e al buio (mancava la corrente elettrica) e solo dopo un paio d’ore sono stati trasferiti nella hall della stazione, dove hanno bivaccato tutta la notte.

È accaduto tra giovedì e ieri, sul Raljet 130, in partenza da Venezia Santa Lucia alle 15.55. Mentre poco prima delle 19 stava per giungere a Tarvisio il capotreno ha avvertito che ci sarebbe stato un cambio imprevisto di treno. Non ha aggiunto altro, ma si è intuito che il convoglio su cui si trovavano i viaggiatori doveva aver avuto un guasto, che gli impediva di proseguire.

Avvenuto il trasferimento nel treno sostitutivo, si è atteso l’arrivo da Villaco di un nuovo locomotore. Ma, quando il nuovo mezzo di traino è stato agganciato alla linea elettrica aerea, si è verificato un cortocircuito, con lampi e scintille, che ha diffuso nell’aria un acre odore di bruciato. La conseguenza è stata che è saltato l’impianto elettrico del convoglio, per cui si sono spente anche le luci di emergenza. Inutile chiedere spiegazioni al capotreno, che ha ammesso di non essere in grado di parlare né in italiano, né in inglese.

La situazione si stava facendo drammatica e, per cercare di porvi rimedio, è intervenuta la Polizia italiana, che ha fatto aprire le porte della stazione, per consentire ai passeggeri di trasferirvisi, in modo da poter stare almeno al caldo e in un ambiente illuminato. Il personale delle Öbb – stando alle testimonianze raccolte – si era completamente volatilizzato e anche i tentativi di raggiungere telefonicamente il servizio clienti delle ferrovie austriache erano falliti, perché alla vigilia di un giorno di festa non c’era nessuno a rispondere.

Poco prima di mezzanotte è arrivato un pullman, ovviamente insufficiente per prendere a bordo tutti i passeggeri del treno. È stata data la precedenza a quelli più anziani e alle famiglie con bambini. Nel caos della nottata, la scelta condivisa di favorire i passeggeri più vulnerabili, a cui è stato dato pacificamente corso, senza proteste e senza assalti alla diligenza, è l’unico elemento positivo e confortante della vicenda.

Alle 3.05 transita per Tarvisio Boscoverde il treno Vienna-Roma. Potrebbe essere la soluzione per por fine al bivacco dei passeggeri del Railjet, ma non è così. Il treno è pieno e non ci sono posti liberi. I bivaccanti restano a terra.

Nel frattempo le Öbb, via App, fanno sapere ciò che i nostri già sanno: il collegamento ferroviario Tarvisio-Klagenfurt è annullato. C’è anche un consiglio: “Per favore, utilizzate un altro collegamento”. Monsieur de Lapalisse non avrebbe saputo dire di meglio.

Abbandonati al loro destino, i passeggeri si sono dovuti rassegnare a trascorrere la notte nella stazione, senza una bevanda calda, senza nulla da mangiare, sdraiati sul pavimento o su qualche panca. I più intraprendenti sono riusciti a farsi trasportare in taxi in qualche albergo di Tarvisio.

Un incidente analogo era già accaduto sabato notte, in Stiria, sul treno Vienna-Klagenfurt. Quella volta il viaggio era stato interrotto dalla troppa neve, che aveva fatto mancare la corrente. I passeggeri erano stati costretti a uscire dal treno, con temperature sotto lo zero, senza sapere dove andare.

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Due treni bloccati a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro non significa che siano la norma per le ferrovie austriache. Forse si è trattato solo di un caso. Siamo tuttavia testimoni personalmente di un incidente analogo nell’aprile del 2016. Il treno che ci riportava in Italia da Vienna si è fermato alla stazione di Friesach, a un’ora da Klagenfurt: la neve abbondante aveva interrotto la linea elettrica. Per fortuna era ancora giorno e le Öbb quella volta erano state solerti a inviare sul posto pullman sostitutivi, che ci avevano portato a Klagenfurt, dove eravamo potuti salire su un altro treno diretto a Villaco. Purtroppo anche questa linea era guasta e, dopo aver atteso inutilmente un paio d’ore la ripartenza, eravamo smontati dal treno, rassegnati a trascorrere la notte a Klagenfurt. Il tragitto dalla stazione all’hotel più vicino lo avevamo fatto a piedi, trascinando le valige nella neve, perché in quell’emergenza non si trovava un taxi disponibile.

NELLE FOTO di Elisabeth Peutz, i passeggeri del Railjet 130 Venezia-Vienna, accampati nella stazione di Tarvisio Boscoverde.

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