Sabato 18 Maggio 2024

CS002921Qual è lo svantaggio di un museo? Che quando lo hai visitato una volta non ci torni più. Che fare allora per “fidelizzare” i visitatori e farli tornare? Proporre frequentemente esposizioni temporanee, con novità di grande richiamo da affiancare alle collezioni permanenti. Era la regola d’oro che ci aveva confidato Wilfried Seipel, fino al 2008 direttore del Kunsthistorisches Museum di Vienna, uno dei più importanti al mondo, tanto da aver ispirato un intero libro a Thomas Bernhard.

Non sappiamo se lo stratagemma di Seipel avesse il copyright. Certo è che ormai tutti i musei di Vienna, non soltanto il Kunsthistorisches, si ingegnano ogni anno a produrre mostre temporanee, con opere tratte dai loro magazzini o con prestiti di altre istituzioni museali. Le proposte sono tante e così ricche da giustificare non solo il biglietto d’ingresso al museo, ma addirittura il biglietto del treno per un viaggio fino alla capitale austriaca. Il calendario del 2013 si annuncia particolarmente interessante.

 

Incominciamo proprio dal Kunsthistorisches Museum. Propone dal 21 gennaio al 20 maggio la rassegna “All’ombra delle piramidi”, dedicata agli scavi archeologici di Giza, effettuati tra il 1912 e il 1929, una mostra che di sicuro interesserà al suo ex direttore Seipel, la cui specializzazione era proprio l’egittologia. Grazie alle presentazioni digitali, i visitatori potranno intraprendere un viaggio nel tempo che li porterà all’altopiano di Giza nell’epoca dell’antico Egitto. Ricostruzioni tridimensionali virtuali illustrano l’architettura, la decorazione e l’allestimento degli impianti sepolcrali. Integrano l’esposizione, che fornisce informazioni approfondite sugli eccezionali sviluppi del primo periodo di fioritura culturale dell’antico Egitto, significativi reperti presi in prestito da diversi musei europei.

 

Il Mumok, Museo d’arte moderna Fondazione Ludwig Wien, presentò nel 1996 al “20er Haus” la prima retrospettiva completa dei lavori di Franz West. Dal 23 febbraio al 26 maggio di quest’anno il museo allestisce in onore dell’artista viennese deceduto sei mesi fa una vasta rassegna, al cui centro si trovano le opere realizzate a partire dagli anni Novanta, in cui Franz West combinava singoli lavori, spesso anche molto diversi tra di loro, facendone un’unica opera. La rassegna espone, oltre alle sue combinazioni – si tratta perlopiù di installazioni – una panoramica di tutti gli aspetti del suo operato, con esempi provenienti da tutti i suoi periodi artistici: adaptives (le sue sculture portatili), mobili, sculture, video e lavori su carta.

 

Al Hofmobiliendepot, Museo del mobile di corte, la mostra “Massimiliano del Messico” illustra dal 6 marzo al 18 agos to la vita e l’operato dell’eclettico fratello minore dell’imperatore Francesco Giuseppe. Presentando gli oggetti personali dell’arciduca (1832-1867), tra cui ricordi, fotografie e scritti, la rassegna ricostruisce le sue vicende biografiche, permettendo di ripercorrere le tappe di vita dell’imperatore del Messico. In particolare si puntano i riflettori sulle sue attività in ambito edilizio. La mostra ricostruisce infatti anche la storia della costruzione del Castello di Miramare a Trieste.

 

Fa parte della collezione grafica dell’Albertina una raccolta di fama mondiale di disegni realizzati da maestri dei Paesi Bassi, e la mostra “Bosch Bruegel Rembrandt Rubens” ne presenta dal 15 marzo al 30 giugno i pezzi forti. L’attenzione è puntata sul 17.mo secolo, il secolo d’oro olandese, con lavori di Rembrandt e la sua scuola. Peter Paul Rubens e i suoi allievi Anton van Dyck e Jacob Jordaens sono gli esponenti dei maestri fiamminghi.

 

Uno degli artisti austriaci più noti a livello internazionale è Gottfried Helnwein. I suoi lavori sono espressioni delle sue riflessioni sulla società e sui suoi argomenti tabù e temi scabrosi. L’Albertina dedica dal 25 maggio al 25 agosto all’artista, che attualmente vive a Los Angeles ed in Irlanda, la maggiore retrospettiva mai dedicatagli nell’area germanofona. Un soggetto ricorrente dei suoi lavori è il bambino, nonché il corpo ferito e maltrattato. La mostra punta i riflettori sui suoi primi lavori, e vi si potranno ammirare acquarelli, pastelli, disegni a matita colorata e a china.

 

* Im Schatten der Pyramiden – Die österreichischen Grabungen in Giza (All’ombra delle piramidi – Gli scavi archeologici austriaci a Giza) (1912-1929), 21 gennaio-20 maggio, Kunsthistorisches Museum (Museo di storia dell’arte), Maria-Theresien-Platz, www.khm.at

* Franz West, 23 febbraio-26 maggio, Mumok Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig Wien (Museo d’arte moderna Fondazione Ludwig), MuseumsQuartier, Museumsplatz, www.mumok.at

* Maximilian von Mexiko (Massimiliano del Messico), 6 marzo-18 agosto, Hofmobiliendepot (Museo del mobile), Andreasgasse 7, www.hofmobiliendepot.at

* Bosch Bruegel Rubens Rembrandt – Meisterwerke aus der Albertina (Capolavori dell’Albertina), 15 marzo-30 giugno, Museo dell’Albertina, Albertinaplatz, www.albertina.at

* Gottfried Helnwein, 25 maggio-25 agosto, Museo dell’Albertina, Albertinaplatz, www.albertina.at

 

[Contributo di Wien Tourismus]

 

Nel ritratto, Massimiliano d’Absburgo, imperatore.

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