Buone notizie per Grado, Lignano e per le altre spiagge dell’Adriatico. Gli austriaci stanno per tornare. Tutti i sondaggi segnalano un cambiamento di umore nei nostri vicini di casa: meno voglia di fare le vacanze in patria, come era avvenuto l’estate scorsa, e invece tanta nostalgia di mare, spiaggia e sole. Dopo dieci mesi di pandemia, di cui gli ultimi tre di lockdown più o meno “hart”, gli austriaci non ne possono più di stare a casa e incominciano a fantasticare sulle loro vacanze estive che, se i contagi lo consentiranno e se la campagna vaccinale incomincerà a dare i suoi effetti, saranno lontane, molto lontane.
Abbiamo parlato di mare. È questo il principale oggetto del desideri, secondo un sondaggio condotto da Ruefa, la maggiore organizzazione turistica in Austria, su un campione di 4.500 intervistati. Il primo dato che emerge è che quasi nessuno più vuole rimanere a casa. Il 98% ha dichiarato di voler pianificare un viaggio nel 2021 e di questo 98% quasi due terzi pensa a più viaggi, almeno due o tre. Sono valori record, mai registrati in passato.
Se nel 2019 gli austriaci avevano ripiegato sui laghi e sui monti di casa, quest’anno la vacanza al mare risulta la più gettonata. E al primo posto viene l’Italia, in particolare il nord-est, con le sue spiagge sull’Adriatico. Seguono la Croazia e la Grecia. Alberghi e pensioni delle nostre coste possono quindi tornare a contare sulla clientela d’Oltralpe. E possono anche sperare su un buon incasso. Dallo stesso sondaggio, infatti, risulta una disponibilità di spesa per le ferie di 2.346 euro a persona.
Le nostre spiagge saranno favorite da un altro fattore emerso dal sondaggio: la propensione a scegliere mete di vacanza facilmente raggiungibili e da cui sia anche possibile fare facilmente ritorno a casa, nell’eventualità di un’improvvisa emergenza sanitaria dovuta sempre al Covid-19. Un altro elemento incentivante è la possibilità di disdetta delle prenotazioni, ovviamente non all’ultimo momento, ma almeno con una o due settimane di preavviso. Una cautela dovuta alle incertezze create dal Coronavirus, di cui gli operatori turistici dovrebbero tenere conto nelle loro offerte.
Naturalmente non tutti gli austriaci verranno da noi. Le nostre località turistiche sono comprese in quel 62% di austriaci che hanno detto di preferire destinazioni in Europa. Della parte restante, il 25% pensa a viaggi in luoghi lontani, dalla Thailandia alle Maldive, agli Usa. Ma molto dipenderà dalle restrizioni ai viaggi. L’Australia, per esempio, prevede di rinunciare in tutto il 2021 ai turisti stranieri. Se andare così lontano sarà troppo complicato o addirittura impossibile, anche questa fascia di vacanzieri dovrà ripiegare sull’Europa e potrebbe far aumentare il numero delle presenze in Italia.
Soltanto il 14% degli austriaci pensa di trascorrere le vacanze nel proprio Paese (lo scorso anno erano stati oltre il 50%). Ma tra gli operatori austriaci non c’è eccessiva preoccupazione: stanno già arrivando prenotazioni per l’estate dall’Olanda e soprattutto dalla Germania, anche se non tante come prima della pandemia. E, se non ci saranno restrizioni dovute al Covid-19, non mancheranno anche gli ospiti italiani, orientati però soprattutto a Vienna, Salisburgo, Innsbruck e alle altre città d’arte.
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