Domenica 2 Giugno 2024

02B93761-4012-4ED6-89B2-2CD76DF0B9C5_v0_hDa ieri la Carinzia è in stato di allarme per le perturbazioni in arrivo da sud. La neve è caduta ininterrottamente dalle 9.30. Secondo le previsioni meteo, nel corso della notte sarebbe stato superato il metro in tutta la fascia occidentale del Land, dalla valle del Gail, a ridosso dello spartiacque carnico, a quella del Lesach, fino a quella della Drava.

Per Pramollo le previsioni erano addirittura di un metro e mezzo, una quantità difficile da sgomberare in poche ore, per consentire l’accesso al passo lungo la strada di 11 chilometri che sale da Tröpolach. Per questo – come ci ha riferito Livio Fedrigo, gestore di un hotel in territorio italiano a ridosso del confine, già ieri pomeriggio quasi tutti gli ospiti degli alberghi in quota (circa 4.000) se ne erano andati, anticipando di un giorno la partenza, che di solito avviene al sabato, in coincidenza con la fine della settimana bianca.

In serata il villaggio sul versante austriaco del passo si presentava con un aspetto insolito per la stagione: un deserto quasi assoluto, soltanto il personale degli hotel impegnato con pale e frese a liberare gli accessi alle strutture ricettive.

L’arrivo della neve, normalmente, è motivo di festa per le località turistiche, ma questa volta complica le cose, sia per la quantità, sia perché arriva proprio nel giorno del cambio degli ospiti. Quei 4.000 che se ne sono andati ieri avrebbero dovuto lasciare oggi il posto ad altri 4.000. Febbraio è il mese più importante della stagione sciistica, perché le scuole dell’Austria sono chiuse a turno per una settimana e le famiglie ne approfittano per una vacanza sulla neve. Ora è il turno dei viennesi, ma c’è il rischio che restino bloccati a fondovalle.

Da ieri mattina è in seduta permanente un’unità di crisi del Land, composta da Protezione civile (qui si chiama “Servizio catastrofi”), Vigili del fuoco, Polizia, Croce rossa. Le minacce temute nella fascia occidentale del Land sono dovute alla neve. A parte il caso Pramollo, nelle valli più occidentali sussiste il rischio di valanghe fin sulle strade, perché i monti soprastanti non sono più protetti dagli alberi, abbattuti dai nubifragi di ottobre.

Nella Carinzia centrale e orientale, invece, dove le temperature sono più elevate, si teme la pioggia, che potrebbe causare allagamenti. Il Verbund (corrisponde all’Enel in Italia) ha abbassato i livelli di molti bacini idroelettrici, in previsioni di piene nel corso della notte. Tutte le stazioni dei vigili del fuoco – ha fatto sapere il comandante regionale Dietmar Hirm – sono state mobilitate. All’erta anche il personale dei Comuni, con pale meccaniche, spazzaneve e camion spargisale. La preoccupazione è tale che il Comune di Villaco ha addirittura preso a noleggio camion privati, in aggiunta ai propri, per far fronte alla situazione.

Ovviamente vige ovunque l’obbligo di catene (non bastano le gomme invernali), ma se le condizioni dovessero peggiorare la polizia è pronta a chiudere al transito tutte le strade.

 

NELLA FOTO, traffico in difficoltà sulla strada federale B111 della valle del Gail, in prossimità del bivio per Tröpolach e Passo Pramollo.

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