Domenica 2 Giugno 2024

19.02.02 Veicoli dei vigili del fuoco 2Tanta neve, ma soprattutto tanta pioggia nella seconda giornata di maltempo in Carinzia. Perfino a Pramollo e anche più in alto, a quota 1600, a metà giornata la neve è caduta mista a pioggia. La buona notizia è che gli spazzaneve hanno lavorato ininterrottamente per liberare la strada, per cui i 4000 ospiti attesi nel polo sciistico carinziano per il cambio settimanale sono potuti arrivare senza quei problemi che abbiamo visto invece nei nostri telegiornali per i turisti diretti verso il Brennero e le località sciistiche delle Dolomiti altoatesine. Resta ancora chiusa la strada sul versante austriaco del passo di Monte Croce Carnico. Il personale addetto allo sgombero ha lavorato fino al sopraggiungere dell’oscurità, ma non è riuscito a completare l’opera, per cui la riapertura al traffico potrà avvenire forse soltanto oggi.

È stata una giornata di grande fatica, che ha visto la mobilitazione di 143 vigili del fuoco e 1213 operai addetti alla manutenzione delle strade. Markus Hubodnik, responsabile della Protezione civile in Carinzia, nel tardo pomeriggio ha tracciato un bilancio delle precedenti 24 ore di lavoro. Gli interventi di emergenza erano stati fino ad allora 216 e avevano riguardato soprattutto pompaggio dell’acqua da scantinati e pulizia di pozzetti e canali, per favorire il deflusso. In molte zone le strade si erano trasformate in veri e propri ruscelli d’acqua, che talvolta raggiungeva addirittura i 50 centimetri. Dove è stato possibile, il personale del Land ha disposto il transito su una sola corsia a senso alternato; altrimenti l’arteria è stata temporaneamente chiusa al traffico.

Chiusa fin da subito al traffico la strada della Lesachtal, la valle che da Kötschach-Mauthen prosegue a ovest verso il confine con l’Alto Adige. Troppa neve e troppo elevato il rischio di valanghe dai versanti che incombono sull’arteria, dove le abetaie di un tempo sono state spazzate via dai nubifragi di ottobre, aumentando così le probabilità di scivolamento di masse nevose. Qui per tutto il giorno 1600 persone che vivono a Maria Luggau e negli altri villaggi della valle sono rimaste isolate e 500 abitazioni sono rimaste senza elettricità, per la caduta di cavi e per l’impossibilità di rifornire energia dall’altro estremo della valle, quello del Tirolo Orientale. Alla sera la strada è stata riaperta e l’isolamento è cessato.

Fortunatamente non si sono registrati incidenti stradali gravi. Soltanto qualche tamponamento o qualche vettura bloccata dalla neve, che è stata rimossa con l’impiego di trattori. Le pattuglie della Polizia stradale sono state impegnate tutta la notte e tutta la giornata di ieri. La situazione più drammatica si è presentata nella zona di Dellach, nell’alta valle della Drava, dove la strada federale B100 (quella che sale a Lienz e alla val Pusteria italiana) era stata invasa dall’acqua, a causa di ramaglie che avevano intasato un adiacente torrente. Un’auto rischiava di rimanere sommersa.

In serata la buona notizia dall’ufficio meteorologico: una attenuazione delle precipitazioni. Ma nell’Alta Carinzia e nel Tirolo Orientale il rischio valanghe resta confermato al grado 4.

 

NELLA FOTO, vigili del fuoco impegnati nella notte per rimuovere veicoli rimasti imprigionati dalla neve.

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