Domenica 20 Aprile 2025

Un mese dopo la vendita all’asta sappiamo che fine ha fatto “Fräulein Lieser”, la “signorina Lieser” ritratta da Gustav Klimt poco prima della morte. L’opera, che raffigura una giovane donna non identificata con certezza (forse la figlia o forse una delle due nipoti dell’industriale Adolf Lieser), era stata aggiudicata per 30 milioni di euro ad una delle persone presenti nella sala.

Trenta milioni rappresentano una somma record per le aste di Vienna, ma inferiore a quella sperata alla vigilia. Ricordiamo ancora il volto terreo del battitore direttore della casa d’aste “im Kinsky”, Michael Kovacek. Prima di rassegnarsi a chiudere l’asta aveva invano guardato i presenti in sala con occhi supplici, confidando che qualcuno alzasse la mano per presentare un’offerta più alta. Contava di arrivare ad almeno 70 milioni. Alla fine aveva dovuto fare buon viso a cattiva sorte, battendo per tre volte il martello.

Avevamo dato notizia dell’asta il 24 aprile scorso e già in quell’occasione avevamo espresso il timore che il dipinto di Klimt, di cui non si sapeva nulla dal 1925 e che molti ritenevano perduto, potesse scomparire di nuovo per altri 100 anni. Ad asta conclusa si è saputo il nome del compratore. Anzi, i nomi di due compratori, salvo poi verificare che il primo era sbagliato e non c’entrava nulla con la vendita. Un equivoco dovuto a una incredibile coincidenza: entrambi i “compratori” – quello vero e quello erroneamente presunto – sono di Hong Kong e hanno lo stesso cognome: Wong.

Era stato Ernst Ploil, dirigente della casa d’aste “im Kinsky”, a comunicare alla stampa la notizia sbagliata: “Sono autorizzato a dire che il dipinto è andato alla collezione Home Art di Hong Kong”. Si tratta di una collezione di livello internazionale, fondata dalla cinese Rosaline Wong. Comprende opere di Basquiat, Bacon, Picasso, Giacometti. In anni recenti si era arricchita di due dipinti di Klimt, “Bisce d’acqua II” e “Adele Bloch-Bauer II”, acquistati rispettivamente per 200 e 150 milioni di dollari.

La collezione Home Art è così famosa nel mondo che quando Ploil, ad asta chiusa, aveva sentito nella sala affollata di palazzo Kinsky fare il nome di Wong, aveva subito immaginato dovesse trattarsi di Rosaline. Invece si era sbagliato. Il nome Wong era giusto, ma si trattava di Patti Wong, che insieme con il compagno d’affari, Daryl Wickstrom, era intervenuta personalmente all’asta di Vienna. La Wong di nome Patti non è una collezionista, ma la titolare della società di consulenza artistica Patti Wong & Associates, fondata lo scorso anno, che opera soprattutto sul mercato asiatico, partecipando ad aste in tutto il mondo per conto di clienti danarosi. Lo scorso anno aveva acquistato per un cliente di Hong Kong “La donna con ventaglio” di Klimt, al prezzo di 100 milioni di euro.

Intervistata dal New York Times, Patti Wong si è dichiarata molto soddisfatta della “Fräulein Lieser” acquistata a Vienna a un prezzo tutto sommato “modesto”. I dubbi sulla provenienza del dipinto non la preoccupano: “Abbiamo fatto le nostre ricerche”, ha dichiarato.

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