Sabato 18 Maggio 2024

18.12.24 Klagenfurt, ingresso ospedale KlinikumUn uomo di 43 anni è deceduto questa settimana nell’ospedale di Klagenfurt, dov’era stato ricoverato il giorno prima per consumo di droga. La Procura di Stato ha ordinato l’autopsia, per scoprire quali sostanze stupefacenti avesse assunto e per aiutare la polizia nella ricerca degli spacciatori.

Il fenomeno è allarmante in Carinzia. La nuova vittima è la 24.ma dell’anno, in un Land che ha 561 mila abitanti, praticamente la popolazione della sola provincia di Udine. Non c’è confronto. In tutto il Friuli (considerando, quindi, non soltanto la provincia di Udine, ma anche quelle di Pordenone e Gorizia), nel 2018 si sono avuti due soli morti per droga. In Carinzia ne muoiono due al mese. Anzi, gli ultimi due sono morti  nell’arco di una sola settimana, segno che la frequenza è aumentata. La penultima vittima era un giovane di 26 anni. La madre lo aveva trovato morto nella sua abitazione a Viktring: giaceva a terra, circondato da utensili per iniettarsi la droga.

Ventiquattro morti in un anno, ammesso che non se ne aggiungano altri da qui al 31 dicembre, sono tanti. Un fenomeno allarmante, abbiamo detto, non solo per la dimensione, ma per la sua rapida espansione: lo scorso anno erano stati 12, ora sono raddoppiati.

Sorprende soprattutto il confronto con il Friuli. Questa regione e la Carinzia sono confinanti, eppure la differenza nelle stragi per droga, di qua e di là del confine, è enorme. Già il 25 settembre, nel dare notizia del 21. decesso, ci eravamo chiesti quale fosse il male oscuro che condannava a morte così spesso i carinziani, soprattutto quelli giovani. Non avevamo saputo trovare una risposta.

Nel frattempo, dal rapporto annuale della Polizia sulla criminalità nel Land, emerge una crescita del 32,2 per cento delle denunce per reati connessi con lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti. Nel 2017 ne sono state fatte 2210. Secondo Rainer Dionisio, portavoce della Direzione di Polizia della Carinzia, il dato statistico non deriverebbe da un maggior traffico di droghe, ma dal lavoro più intenso svolto dalle forze dell’ordine per contrastarlo.

Dallo stesso rapporto risultano operanti attualmente nel Land due organizzazioni di spacciatori, che si dividono il mercato. A Villaco e nell’area circostante operano prevalentemente gli afghani, che trattano cannabis, da spacciare nelle abitazioni e nei centri di accoglienza per profughi. La struttura dell’organizzazione è rigorosamente gerarchica. Klagenfurt, invece, è il campo operativo dei nigeriani, che distribuiscono sul mercato principalmente cocaina. La “merce” arriva quasi tutta dalla Slovenia.

Resta sempre senza risposta la domanda: perché la Carinzia sta così peggio del Friuli?

 

NELLA FOTO, l’ingresso dell’ospedale di Klagenfurt, il “Klinikum”, dove è avvenuto l’ultimo decesso per droga in Carinzia.

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