Sabato 18 Maggio 2024

18.12.26 Droga, sostanze stupefacenti - CopiaÈ una strage quella a cui stiamo assistendo in Carinzia. Una strage di morti per droga. Soltanto due giorni fa avevamo dato notizia della 24.ma vittima di quest’anno, che già dobbiamo aggiornare il nostro elenco. Nella notte della vigilia di Natale è deceduto un altro giovane di 18 anni.

È accaduto a Völkermarkt, nella Carinzia orientale. L’uomo si trovava in casa di un amico di 17 anni, per festeggiare con lui la serata. Verso le 21 era venuto a far loro visita un condomino, che ha trovato entrambi i giovani in stato di incoscienza. Ha chiamato i sanitari. Per il diciottenne ogni tentativo di rianimazione è stato vano: il medico intervenuto ha potuto soltanto constatarne il decesso, dovuto, secondo i primi accertamenti, all’ingestione di un intruglio di sostanze stupefacenti e medicinali.

Il secondo giovane è stato trasportato al “Klinikum” di Klagenfurt. Le sue condizioni sono state definite critiche. I sanitari dell’ospedale stanno facendo l’impossibile per non dover aggiungere anche il suo nome alla macabra lista, che attribuisce alla Carinzia un tragico record.

Anche in questo caso, come nei precedenti 24, la Polizia sta conducendo indagini, per scoprire chi abbia procurato la droga ai due giovani e per chiarire se a quella serata conviviale – che ora sembra piuttosto un droga party – abbiano partecipato altre presone. È questa l’ipotesi che appare più probabile, perché nell’appartamento non è stata trovata alcuna traccia di sostanze stupefacenti, come se qualcuno avesse “fatto le pulizie” prima dell’arrivo dei sanitari e dei poliziotti.

Quale che sia l’esito delle indagini – su questo decesso e sui tanti decessi precedenti – si ha l’impressione di uno stato di assoluta impotenza nei confronti di un fenomeno che ha assunto ormai le dimensioni di un’epidemia. E ci si chiede quali siano le ragioni per cui in Carinzia si muoia così facilmente di droga e perché chi abita al di qua del confine abbia invece la fortuna di essere risparmiato da questo flagello. Mentre la venticinquesima vittima ha cancellato nel Land la gioia di questo Natale, in Friuli, per grazia di Dio, le vittime sono state solo due. E nell’intera regione soltanto tre. Sono sempre tre croci su cui piangere, ma almeno le dimensioni della tragedia sono più contenute.

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