Sabato 18 Maggio 2024

18.09.25 Carcere giudiziario di KlagenfurtUn austriaco di 21 anni è stato colto da malore, venerdì pomeriggio, nel carcere di Klagenfurt, dove si trovava detenuto in attesa di giudizio dall’inverno scorso. A dare l’allarme è stato il compagno di cella. Il giovane è stato trasportato all’ospedale, dove è deceduto il giorno dopo. Domenica pomeriggio è stata effettuata l’autopsia, che ha rivelato le cause del decesso: un ematoma al cervello ed un edema polmonare dovuti all’uso di sostanze stupefacenti.

Per sapere quali siano tali sostanze si dovrà attendere l’esito di un esame tossicologico, che richiederà più giorni. Ma intanto sono state avviate indagini per scoprire come il giovane, che dal giorno dell’arresto non aveva mai messo piede fuori dal carcere, abbia potuto procurarsi la droga, e come gli agenti di custodia non si siano accorti che ne stava facendo uso.

Il problema però non riguarda soltanto la sorte, pur tragica, del giovane detenuto. Riguarda il consumo di droga in Carinzia, dove dall’inizio dell’anno si sono registrati ormai 21 decessi. Tanto per cogliere le dimensioni del fenomeno, basterà osservare che in Friuli Venezia Giulia, con una popolazione più che doppia di quella della Carinzia, nello stesso arco di tempo si è avuto un solo decesso. L’evento risale al giugno scorso. La vittima era uno straniero, quasi della stessa età del giovane morto a Klagenfurt. Era stato ucciso dall’eroina. Lo scenario non cambia in Veneto: 18 decessi dall’inizio dell’anno, con una popolazione dieci volte maggiore di quella carinziana.

Il Friuli Venezia Giulia è contiguo alla Carinzia. Qual è dunque la ragione per cui al di là del confine la droga miete un numero così elevato di vittime, tanto che si potrebbe parlare di un’epidemia? Se lo stanno chiedendo gli operatori sociali, la polizia, la stessa politica, che ne ha discusso a lungo nell’ultima seduta del Landtag, il consiglio regionale del Land.

La rotta balcanica rende più facile l’importazione della droga? Le forze dell’ordine non tengono sufficientemente sotto controllo il territorio? O l’”Austria felix” non è più così “felix”, tanto che i suoi cittadini, soprattutto quelli più giovani, sono tentati dal cercare conforto nella droga e nell’alcol?

Dai dati forniti dalla Polizia del Land emerge che il numero di decessi registrati in questi primi nove mesi dell’anno non è anomalo. Il numero era quasi  lo stesso anche nel 2017 e negli anni precedenti. La Polizia valuta che in Carinzia vi siano 5.000 consumatori abituali di sostanze stupefacenti e il fenomeno è in crescita, nonostante i controlli più efficaci, che hanno portato lo scorso anno a un aumento del 33% delle denunce.

Dal 1995 è in vigore un piano regionale di prevenzione, che coinvolge medici, istituti di cura, il Land, la Polizia, gli organi giudiziari. Ma, evidentemente, senza risultati. Si dice che manchino i finanziamenti. I servizi di terapia consentono l’assistenza di 1.500 persone, ma siccome quelli che ne avrebbero bisogno sono molti di più, li si manda in altri Länder, con trasferimenti non sempre facili e con tempi di attesa mediamente di 4 mesi.

E la Polizia che fa? Sono circa cento gli uomini delle forze dell’ordine impegnati su questo fronte. Impegnati è una parola grossa. Gli stessi poliziotti ammettono di non potersi dedicare a tempo pieno a questo compito, distratti da altre incombenze di ordine burocratico. E intanto il commercio della droga fiorisce. Gli inquirenti danno la colpa ai medici, che prescriverebbero con troppa leggerezza farmaci sostitutivi. I medici replicano che non è così e che i farmaci andrebbero somministrati sotto gli occhi del farmacista. Di fatto accade spesso il contrario, per esigenze di lavoro, di formazione, perché è il fine settimana.

Del problema si è occupato anche il Landtag, nella sua ultima seduta. È stato esaminato un “pacchetto di misure contro l’abuso di droga in Carinzia”, predisposto dall’Övp. I punti di vista sono divergenti. I nazional-populisti dell’Fpö propendono per le misure forti contro gli spacciatori, con un aumento delle pene (che peraltro non compete a un Land stabilire). I socialdemocratici non sono contrari, ma guardano di più alla prevenzione. Intanto è stato deciso di indire una seduta della commissione sanità del Land, aperta al contributo di esterni, per tentare di trovare una  via d’uscita.

 

NELLA FOTO, il carcere giudiziario di Klagenfurt, dove venerdì scorso un giovane detenuto è stato colto da malore per l’uso di sostanze stupefacenti ed è deceduto il giorno dopo.

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