Domenica 19 Maggio 2024

L’Austria ha perso il suo cittadino più vecchio, testimone di oltre un secolo di storia. Si chiamava Franz Wielander, abitava a St. Pölten, il capoluogo della Bassa Austria, e aveva raggiunto il suo 110. anno di vita. Era nato il 21 gennaio 1914, quando l’Austria era ancora un impero e Francesco Giuseppe regnava sui suoi popoli.

Di lì a pochi mesi sarebbe scoppiata la prima guerra mondiale, dalla quale l’Austria sarebbe uscita stremata. Ne avevano sofferto in particolare i bambini, molti dei quali erano morti di malattia o per denutrizione. Nessuno avrebbe potuto scommettere sulla vita di Wielender, che invece ce l’aveva fatta e aveva potuto conoscere subito dopo la nuova “Prima Repubblica”, la guerra civile, l’avvento dell’austrofascismo e l’annessione al Reich.

Allo scoppio della guerra era stato richiamato alle armi, spedito in Russia e poi, per due anni, rinchiuso in un campo di concentramento in Siberia, da dove aveva fatto ritorno ridotto a 44 chili di peso. Ma anche allora il destino aveva stabilito che dovesse sopravvivere e sopravvivere a lungo, nell’Austria risorta dalle macerie della guerra, fino a poter festeggiare nel 2015, con la moglie Hermine, i 75 anni di matrimonio.

Due anni dopo la moglie se n’era andata, ma lui no. Franz Wielander ha tenuto duro ancora per un po’, resistendo persino alle insidie del Covid-19. In gennaio, nel giorno del suo 109. Compleanno, era venuto il sindaco in persona, Matthias Stadler, a festeggiarlo. Non in un ospizio, ma nella sua casa, nel quartiere di St. Georgen, dove è vissuto in questi ultimi anni, assistito dal figlio e dalla nuora.

NELLA FOTO, scattata il 21 gennaio scorso, Franz Wielander con il sindaco della sua città, Matthias Stadler, che gli consegna una torta per festeggiare il 109. Compleanno.

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