Sabato 18 Maggio 2024

13.02.22 Bank AustriaLa vicenda di Hypo Bank Italia, con i suoi 118 licenziamenti (di recente ridotti a 97), ha un riscontro speculare, ma capovolto, in Austria. Qui c’è Bank  Austria che taglia il personale e, come Hypo Bank Italia è di proprietà di una banca austriaca (Hypo Group Alpe Adria), l’inverso succede per Bank Austria, interamente controllata dalla italiana Unicredit. Insomma, c’è una holding austriaca che riduce i dipendenti in Italia e c’è una holding italiana che riduce i dipendenti in Austria.

 

Le analogie, sia pure capovolte, finiscono qui e subito incominciano le differenze. A cominciare dalle dimensioni, che non sono neppure paragonabili fra loro. Bank Austria non solo ha per padrone una delle più importanti banche italiane, me è a sua volta la più grande banca austriaca per capitale e volume di bilancio. Basti dire che i posti da tagliare in Austria sono 800 e alla fine alle dipendenze di Bank Austria ne rimarranno comunque 10.000. Ma vi è un’ulteriore differenza: nessuno verrà licenziato. Si procederà invece (anzi, si sta già procedendo) alla riduzione graduale di personale attraverso esodi incentivati, blocco del turn-over e ridistribuzione di ruoli. Esattamente tutto quello che nella vertenza di Hypo Bank non si era voluto.

 

Ma esaminiamo più in dettaglio il piano di ridimensionamento di Bank Austria, come è stato illustrato alla stampa dal suo direttore generale Willibald Cernko. Il punto di partenza è il taglio entro il 2015 di un terzo delle filiali. Attualmente Bank Austria ne ha circa 350; entro il 2015 ne spariranno più di 100. La spiegazione fornita da Cernko, che peraltro non ha convinto tutti gli osservatori, è che sempre meno clienti vanno agli sportelli per le loro operazioni, potendo utilizzare i servizi di banca on-line. Il problema non riguarderebbe soltanto Bank Austria, ma l’intero sistema bancario austriaco, che registra mediamente 2.000 clienti per filiale, mentre per una gestione redditizia della banca ce ne vorrebbero fra i 4.000 e i 5.000. Secondo Cernko, anzi, le banche sarebbero in ritardo in questo processo di ristrutturazione e ridimensionamento, che invece è già stato affrontato in altri settori, per esempio negli uffici postali e nei distributori di benzina.

 

Bank Austria, dunque, potenzierà i servizi di Internetbanking e ridurrà la presenza sul territorio. Meno filiali significherà meno personale. Ma – ha assicurato il direttore di Bank Austria – nessun licenziamento. Semplicemente non saranno più rimpiazzati i dipendenti che se ne andranno. Del resto, una riduzione di personale è in corso già da due anni e ha comportato un taglio di 400 posti di lavoro; altri 400 saranno tagliati entro il 2015. Alcune centinaia di lavoratori hanno incominciato a svolgere nuove mansioni. “Anche se – ha ammesso Cernko – svolgere nuove attività che all’inizio non si avevano neppure in mente non è sicuramente una cosa facile”. Per ottenere questo risultato all’interno di Bank Austria è stato creato una specie di “borsa del lavoro”, che sta avendo successo.

 

Il problema affrontato da Bank Austria riguarda l’intero settore bancario austriaco, che attualmente occupa 80.000 persone. Di queste, tra le 10.000 e le 15.000 sono di troppo e in un ragionevole arco di tempo dovranno andarsene.

Lascia un commento