Sabato 18 Maggio 2024

Ministero del LavoroFumata bianca al termine dell’incontro avvenuto ieri a Roma, al Ministero del lavoro, nell’ultimo tentativo di conciliazione tra direzione di Hypo Bank Italia e dipendenti, rappresentati dai sindacati, nella vertenza che riguardava il licenziamento di 118 lavoratori. Dopo sette ore di discussione, da mezzogiorno alle 19, è stata raggiunta un’ipotesi di accordo, che ora i sindacati sottoporranno alle assemblee del personale, mentre verosimilmente anche il consiglio di amministrazione della banca dovrà dare il suo avallo. Se l’ok giungerà da entrambi i fronti, l’accordo sarà formalizzato di nuovo al Ministero, in un incontro che è già stato convocato per mercoledì 27 febbraio, alle 11.30.

 

I punti principali dell’intesa sono stati riassunti in un comunicato diffuso poco prima della mezzanotte dalle organizzazioni sindacali che avevano partecipato all’incontro di Roma (Fabi, Fiba Cisl, Cgil Fisac, Uilca, Dircredito). Il punto più significativo è che gli esuberi sono stati ridotti da 118 a 97. In una prima fase si procederà all’identificazione dei possibili prepensionamenti (le persone con i requisiti necessari dovrebbero essere meno di cinque, data l’età media relativamente bassa del personale).

 

La seconda fase prevede che vi siano adesioni volontarie incentivate all’esodo, con copertura di 24 mesi. Se i dipendenti che decideranno liberamente di andarsene non rientrassero nei ruoli e nelle aree di lavoro individuati quali esuberi, sarebbe possibile applicare il criterio di sostituibilità, verificato con il sindacato.

 

Alla fine, i restanti, per i quali sarà necessario il licenziamento, saranno individuati in base ai criteri oggettivi indicati dalla legge 223 del 1991, spesso citata, che tengono conto dei carichi di famiglia, dell’anzianità di servizio e delle esigenze tecnico-produttive. È evidente che il terzo criterio è quello più delicato, perché può prestarsi a interpretazioni arbitrarie. In altri termini, potrebbe escludere i primi due, qualora l’azienda dovesse insistere sulle “esigenze tecnico-produttive” per tutti i licenziandi. Questo, almeno, sembrava l’orientamento espresso finora. Ma dall’incontro al Ministero è emerso un orientamento rovesciato: il terzo criterio dovrà essere applicato soltanto in circostanze di cui l’azienda dimostri l’assoluta necessità.

 

L’ipotesi di accordo comprende anche altri punti minori, che ci limitiamo a elencare: outplacement per 12 mesi, mantenimento delle condizioni creditizie per 24 mesi e della previdenza complementare per 12, copertura sanitaria per 12 mesi, clausola di priorità in caso di nuove assunzioni per 12 mesi.

 

All’incontro romano Hypo Bank era rappresentata dal suo vicedirettore generale Daniele Metus e da tre legali dello studio Spolverato di Padova, che assiste l’istituto in questa vertenza. In rappresentanza del Ministero del lavoro ha presieduto la seduta la dottoressa Natale. All’incontro ha partecipato per tutta la sua durata anche l’assessora al lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, Angela Brandi.

 

La vicenda Hypo Bank ha colto di sorpresa il Ministero del lavoro. Tentativi di conciliazione, come quello avvenuto ieri, sono frequenti, ma finora non avevano mai riguardato vertenze nel settore del credito, dove si era sempre raggiunto un accordo tra le parti prima di arrivare a Roma. Con Hypo Bank non è andata così. C’è sempre una prima volta.

 

Assemblee del personale

Il calendario delle assemblee del personale già definito con l’azienda è il seguente:

– Brescia, venerdì 22 febbraio, ore 8.30-11.00, Park Hotel Ca’ Noa, sala Olimpia, via Triumplina 66 (per le zone di Brescia, Carrara, Modena, Monza)

– Vicenza, venerdì 22 febbraio, ore 14.30-16.45, sala Corsi dell’Agenzia di Vicenza, viale Verona 101 (per le zone di Vicenza e Padova)

– Tavagnacco, lunedì 25, ore 14.30-16.45, auditorium della Direzione generale di Tavagnacco, via Alpe Adria 6 (per le zone di Treviso e Udine)

In deroga alle previsioni del contratto di lavoro, il diritto alla partecipazione è plenario e di conseguenza è prevista la chiusura degli sportelli di pertinenza fino al rientro dei lavoratori alle sedi operative.

 

Nella foto, la sede del Ministero del lavoro a Roma, dove ieri si è svolto l’incontro per la vertenza Hypo Bank.

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