Gli scioperi sono merce rara in Austria, ma la parola non è stata ancora cancellata dal vocabolario ed è tornata utile in relazione alla compagnia aerea Aua (Austrina Airlines) e alla vertenza in corso per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. Per la verità non si è trattato di uno sciopero, ma è come se lo fosse stato: è stata indetta un’assemblea di tutto il personale di volo e di terra, che di fatto ha paralizzato la società.
Sono stati cancellati 102 voli e questo basta a far capire i disagi causati ai passeggeri. La compagnia aera – che un tempo era la “compagnia di bandiera” dell’Austria, interamente in mano allo Stato, mentre dal 2009 fa parte del gruppo Lufthansa – ha cercato di offrire ai suoi clienti soluzioni alternative e li ha esortati a tenersi aggiornati sulla situazione attraverso il suo sito web.
Il punto principale in discussione nel rinnovo del contratto di lavoro riguarda gli stipendi. L’azienda è disposta a concedere un aumento del 12,3%, ma il personale di volo ne chiede di più, per compensare l’alto tasso di inflazione. Le trattative sono in corso.
La compagnia aerea, dopo l’emergenza Covid che ha ridotto notevolmente l’operatività, lo scorso anno ha potuto chiudere di nuovo il bilancio in pareggio e ha concesso ai dipendenti un premio una tantum di 3.000 euro.
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