Domenica 19 Maggio 2024

René Benko, l’imprenditore tirolese fino a ieri a capo di un impero immobiliare che si sta sgretolando, si è presentato davanti al giudice di Innsbruck per dichiarare il proprio stato di insolvenza. La notizia non è nuova. Già a fine gennaio analoga istanza era stata avanzata dalla Finanzprokuratur, organo del Ministero delle Finanze, con funzioni di consulenza e rappresentanza legale degli interessi dello Stato.

Quella volta Benko era controparte della Finanzprokuratur, che si era mossa sulla scorta di indizi che facevano fortemente dubitare della solvibilità dell’immobiliarista: conti in sospeso con il fisco per 2 milioni di imposte non pagate, difficoltà nel versamento di 3 milioni di garanzia richiesti per consentire l’amministrazione in autogestione delle sue società agonizzanti.

Questa volta è lo stesso Benko a voler dichiarare il proprio stato di insolvenza. È la prova provata che le preoccupazioni della Finanzprokuratur erano giustificate. Ma è anche un segnale della gravità della situazione dell’ex immobiliarista prodigio austriaco, che, così facendo, ha anteposto la sua istanza a quella della Finanzprokuratur per disporre di uno spazio maggiore di azione.

Non è ancora chiaro se Benko si sia dichiarato insolvente come persona privata o come imprenditore. Ma questo poco importa. La distinzione tra i due ruoli è nebulosa è spetterà al tribunale decidere. Sul piano procedurale la differenza è che nel caso di insolvenza di un privato interviene il giudice mandamentale (è il livello più basso dell’ordinamenti giudiziario, quello che un tempo in Italia era occupato dalle Preture), mentre nel fallimento di un imprenditore il compito spetta al Tribunale. Si ritiene che il ruolo dell’imprenditore sia più complesso e richieda un livello di giudizio dotato di maggiori competenze.

Prima che si arrivi a questa decisione ci vorranno almeno due mesi. La prospettiva è che a Benko venga chiesto un piano di rientro dalla sua situazione di insolvenza e che questo piano sia sottoposto al giudizio dei creditori. A cui il nostro ex miliardario dovrebbe poter rimborsare almeno il 20% del debito contratto. Assolto questo compito, René Benko si troverebbe nuovamente libero e senza debiti. Almeno sul piano personale.

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