Domenica 2 Giugno 2024

10.06.18 hotel-mamaGuarda guarda! Pensavamo che solo il nostro fosse un Paese di mammoni (un ministro delle finanze aveva usato addirittura l’espressione “bamboccioni”). Così almeno eravamo – e siamo – dipinti all’estero, dove si constata con sorpresa e incredulità il fatto che molti ex giovani continuino a vivere nella casa dei genitori. Eravamo – e siamo – considerati “mammoni” anche in Austria, dove pochi parlano l’italiano, ma dove tutti conoscono l’espressione italiana “mamma mia!”. Esistono persino ristoranti e pizzerie che si chiamano così.

Ebbene, d’ora in avanti lo stereotipo potrà essere rivoltato anche sugli austriaci. Statistik Austria (istituto che corrisponde al nostro Istat) ha fatto sapere ieri che due maschi su tre (il 67%) tra i 20 e i 24 anni vivono ancora con i genitori, in quello che i giornali di qui amano definire l’”hotel Mama”. L’espressione era sempre stata usata per i ragazzi italiani. Ora si presta a essere applicata anche ai giovani d’oltralpe.

Anche nelle ragazze la propensione a lasciare il nido familiare è piuttosto bassa: nella fascia d’età considerata, soltanto una su due ha spiccato il volo. La differenza tra i due sessi cresce con il crescere dell’età: tra i 25 e i 29 anni, mentre un terzo dei maschietti non si schioda dalla casa materna, tra le femmine il rapporto è soltanto del 18,3%. Statistik Austria spiega la differenza con il fatto che di norma le donne si sposano o stabiliscono un rapporto non occasionale di convivenza prima dei maschi e questo consente loro o le induce a lasciare la famiglia di origine. I maschi che lo fanno, invece, sono il 38,4% in meno. Che accade dopo i 30 anni? Il 13% dei maschi fra i 30 e i 39 anni rimane ancora con mamma e papà; per le femmine il rapporto scende al 4%.

Statistik Austria è un istituto che si occupa solamente di censimenti e di rilevazione di dati demografici, lasciando ad altri il compito di darne un’interpretazione sociologica. Non spiega, quindi, perché il comportamento dei giovani austriaci sia diventato così simile a quello dei loro coetanei italiani. Le prime interpretazioni sono però offerte dalla stampa, che enumera i vantaggi di continuare alloggiare all’”hotel Mama”: biancheria lavata, camice stirate, pasti caldi a pranzo e a cena e tutto questo gratis o quasi.

La spiegazione è chiaramente semplicistica: la stampa d’Oltralpe ha attinto agli stessi luoghi comuni che fino a ieri aveva applicato agli italiani. Una analisi più approfondita del fenomeno potrebbe forse far scoprire che non si tratta di mammismo e che chi resta a vivere con i genitori, spesso non lo fa per proprio comodo, ma per necessità. Perché non trova lavoro oppure ha un lavoro precario e sottopagato e perché trovare casa per molti è diventato un miraggio. In Italia come in Austria.

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