Lunedì 7 Ottobre 2024

20.06.13 Casa della musica, busto BeethovenVienna si era preparata da tempo a celebrare come si deve il 250. anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, che cade quest’anno. Il Covid-19 ha rischiato di mandare all’aria il nutrito programma di eventi. E invece no, non si perde nulla o quasi nulla, perché la fase dell’emergenza sembra ormai superata e quindi si riparte.

Questa è la prima buona notizia. La seconda è che ai “festeggiamenti” potremo partecipare anche noi, dato che dalla mezzanotte di domani l’Austria aprirà i confini anche con l’Italia. Faremo quindi in tempo a recarci a Vienna per rendere omaggio al genio della musica classica. Naturalmente dovremo incrociare le dita, perché, come sappiamo, il virus è ancora in circolazione e potrebbe tornare all’attacco quando meno te l’aspetti.

Il menù che ci viene proposto comprende una nutrita serie di mostre, che esplorano i diversi aspetti della vita e dell’opera di Beethoven, aggiungendosi alle mostre permanenti dedicate al geniale compositore, visitabili a Vienna nelle varie sedi, circondati da oggetti antichi di 250 anni o da opere d’arte contemporanea, o nei luoghi originali, teatro della vita di Beethoven.

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BIBLIOTECA NAZIONALE. Tra le esposizione speciali (allestite solo per quest’anno), incominciamo da quella della Biblioteca nazionale, che nel suo Salone di gala presenta lettere originali e manoscritti di straordinarie opere di Beethoven. Nella rassegna sono esposte tra l’altro pagine tratte dalla Nona Sinfonia e il documento autografo dell’unico concerto per violino di Beethoven (op. 61). Accanto alle 130 lettere scritte di suo pugno dal maestro, troviamo anche la “Collezione Hoboken”, in cui sono incluse quasi tutte le prime stampe e i postincunaboli delle opere di Beethoven (aperta fino al 10 gennaio).

KUNSTHISTORISCHES MUSEUM. Anche il Kunsthistorisches Museum prepara una mostra che traccia un ponte visivo tra l’epoca storica di Beethoven e i giorni nostri, con una selezione di dipinti, disegni e sculture, ma anche film, video e performance. Si potranno vedere tele di Caspar David Friedrich, album di schizzi di William Turner, disegni di Francisco de Goya e Jorinde Voigt, sculture di Auguste Rodin, Rebecca Horn e John Baldessari, una scultura performante di Tino Sehgal, video e molto altro. La mostra sarà aperta al pubblico dal 29 settembre al 7 gennaio e sarà allestita in collaborazione con l’archivio della Società degli amici della musica di Vienna. Per entrare nello spirito giusto: podcast e playlist su Spotify www.beethovenbewegt.at

CASA DI MOZART. Non si può parlare di Beethoven, senza parlare anche di Haydn e di Mozart. I tre furono artefici di una svolta decisiva nella storia della musica della loro epoca, il “periodo classico di Vienna”. La mostra nella Mozarthaus mette in rilievo tratti comuni, traccia paralleli e individua divergenze fra i tre giganti del mondo della musica. Mozart e Haydn erano molto amici e facevano musica insieme nell’appartamento di Mozart (oggi la Mozarthaus Vienna). Beethoven, che avrebbe voluto essere allievo di Mozart, più tardi ebbe Haydn come suo maestro (apertura fino al 31 gennaio).

MUSEO LEOPOLD. La Sinfonia n. 6 di Beethoven, quella che conosciamo con il nome di “Pastorale”, ispirò nel 1899 il pittore Josef Maria Auchentaller , collega di Klimt ed esponente dello Jugendstil e della Secessione viennese. Auchentaller realizzò un ciclo pittorico per la stanza della musica dell’orefice Scheid. Quest’opera monumentale viene ricostruita per la prima volta al Museo Leopold ed è il modello ideale dell’omaggio che gli artisti della Secessione di Vienna tributarono a Beethoven intorno al 1900. La mostra sarà aperta dal 27 novembre al 4 aprile del prossimo anno. Ricordiamo che Auchentaller nei primi anni del 1900 lasciò Vienna per trasferirsi a vivere a Grado.

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MUSEO DI BEETHOVEN. Fin qui le mostre temporanee allestite in questo anno giubilare. Ma a Vienna c’è anche un Museo dedicato in maniera permanente a Beethoven, che è il centro beethoveniano per antonomasia di Vienna, dove sono esposti oggetti che appartengono alla vita quotidiana del maestro a Vienna. In questa casa “Ludwig van” compose brani per pianoforte, sonate per violino, l’oratorio “Cristo nell’oliveto” e lavorò alla sinfonia “Eroica”. Qui scrisse anche la celebre lettera, mai spedita, ai suoi fratelli, nota come il “Testamento di Heiligenstadt”, in cui il grande musicista parla della sua progressiva sordità. Il museo riaprirà le sue porte il 1. luglio.

CASA DELLA MUSICA. Anche la Casa della musica, che proprio domani festeggia i suoi 20 anni di vita, ha in serbo numerose iniziative per l’anno beethoveniano. L’attrazione principale è l’esposizione permanente nella Sala Beethoven, appositamente riallestita per il 2020 e comprendente un calco del viso da vivo e una maschera mortuaria del compositore, documenti autografi, bozzetti scenografici, tavole illustrative con le 68 (sessantotto!) abitazioni viennesi di Beethoven, la sezione con il cornetto acustico di Beethoven e documenti originali. A tutto questo si aggiunge anche la porta d’ingresso originale dell’ultima abitazione di Beethoven. Per il 2020 la mostra si è arricchita anche con l’apporto di lettere scritte da Beethoven e fogli tratti dai suoi libri delle spese provenienti dalla collezione musicale della Biblioteca nazionale austriaca.

La Casa della musica propone inoltre visite guidate a tema e il “Percorso di Beethoven”, con 15 sezioni distribuite su tutti e quattro i livelli dell’edificio. Per i bambini è presente un percorso speciale. Sempre ai bambini sono dedicati i concerti “Il signor Beethoven fa musica”, con Markoi Simsa (attualmente sono sospesi, ma riprenderanno dopo la pausa estiva).

La Casa della musica dispone inoltre di una mappa interattiva, che mostra come arrivare in tutti i luoghi in cui Beethoven ha vissuto a Vienna e nei dintorni di Vienna, con informazioni su Beethoven e sull’accessibilità dei luoghi.

NEUE HOFBURG. Un’altra mostra permanente è quella della Collezione di strumenti musicali storici, nella Neue Hofburg, che dal 1. ottobre proporrà un viaggio nel tempo attraverso la storia della musica. Nei suoi spazi espositivi e nella sfarzosa sala marmorea, la collezione ospita due famosi ritratti di Beethoven e un busto del maestro, due pianoforti a martelli e due strumenti a fiato, che hanno una qualche relazione con Beethoven, nonché numerosi strumenti originali che fanno rivivere il mondo musicale dell’era beethoveniana.

SECESSION. Nel 1902 gli artisti della Secessione dedicarono un’intera esposizione al genio del compositore Ludwig van Beethoven. Per suggellare questa occasione, Gustav Klimt realizzò un murale lungo 34 metri e alto due metri come illustrazione della “Nona” di Beethoven nell’interpretazione fornita da Richard Wagner. Oggi quello che è stato battezzato il “Fregio di Beethoven” (e che dopo la mostra del 1902 era destinato ad essere smantellato) si trova all’interno del palazzetto della Secessione (torna ad essere aperto dal 16 giugno) ed è considerato uno dei capolavori più importanti dello Jugendstil viennese.

ACCADEMIA DELLE SCIENZE. Nel sontuoso salone delle feste dell’Accademia austriaca delle Scienze, che intorno al 1800 era un’importante sala da concerto, Beethoven riscosse uno dei suoi più clamorosi successi: nel 1813 egli diresse in questa sala, in un unico concerto, le prime esecuzioni della sua Sinfonia n. 7 e del suo lavoro sinfonico “La vittoria di Wellington o la battaglia di Vittoria”. Un “trombettiere meccanico”, che in questo dipinto musicale della battaglia intonava due marce, ebbe a suscitare un enorme scalpore.

CASA PASQUALATI. Nella pittoresca Casa Pasqualati, sulla Mölkerbastei nella Ringstrasse, Beethoven visse con qualche interruzione per otto anni complessivi. Occupava un appartamento che gli era stato messo a disposizione dal suo mecenate barone Johann Baptist von Pasqualati. Qui lavorò alla sua opera “Fidelio” e compose alcune sinfonie, nonché la celebre opera per pianoforte “Per Elisa”. Casa Pasqualati sarà aperta ai visitatori dal 1. agosto.

Per facilitare le visite a Vienna, diamo qui di seguito gli indirizzi web delle mostre, dei musei e dei luoghi menzionati sopra: Casa della musica, Seilerstätte 30, www.hdm.at; Österreichische Nationalbibliothek Musiksammlung, Herrengasse 9, accesso a Palais Mollard, https://www.onb.ac.at/bibliothek/sammlungen/musik; Österreichische Nationalbibliothek, Josefplatz 1, www.onb.ac.at; Kunsthistorisches Museum, Maria-Theresien-Platz, www.khm.at; Museo Beethoven, Probusgasse 6, www.wienmuseum.at; Leopold Museum, MuseumQuartier, www.leopoldmuseum.org; Casa di Mozart, Domgasse 5, www.mozarthausvienna.at; Accademia austriaca delle Scienze (Österreichische Akademie der Wissenschaften), Dr.-Ignaz-Seipel-Platz 2,
www.oeaw.ac.at; Beethoven Casa di Pasqualati, Mölker Bastei 8, www.wienmuseum.at; Secession, Friedrichstraße 12, www.secession.at.

[Contributo di Wien Tourismus]

 

NELLA FOTO, una delle sale della Casa della musica di Vienna, con un busto di Ludwig van Beethoven.

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