Sabato 18 Maggio 2024

In controtendenza rispetto all’eurozona, l’inflazione in Austria ha ripreso a galoppare. In marzo ha sfiorato il 10 per cento, come avevamo scritto il 3 maggio scorso, tre punti in più della media europea. Il governo è corso ai ripari, varando a sorpresa un pacchetto di provvedimenti che mira a mitigare l’aumento dei prezzi.

Scriviamo “a sorpresa”, perché da tempo ormai l’azione di governo sembrava paralizzata dalle crepe che si sono aperte tra i due partiti della coalizione, Övp (Partito popolare) e Verdi. Sono entrambi in calo nei sondaggi ed entrambi tentano disperatamente di recuperare consensi, cercando di distinguersi dall’alleato. Era impensabile che riuscissero a mettersi d’accordo per affrontare il problema inflazione, invece pare che ce l’abbiano fatta. Per ora si tratta soltanto di un progetto che deve essere ancora trasformato in testo di legge. L’obiettivo, comunque, è di completarlo e farlo approvare dal Parlamento entro giugno, perché dia i suoi effetti già in luglio.

Al centro del provvedimento sta il costo dell’energia, che è all’origine dell’inflazione. I prezzi dei prodotti finiti e dei servizi sono cresciuti, perché sono cresciuti i costi energetici. Se si riesce a frenare la corsa dell’energia – questo almeno è il ragionamento del governo – anche gli altri settori rallenteranno.

In concreto, il governo chiede alle società elettriche di abbassare le loro tariffe. Possono farlo, perché nello scorso anno hanno realizzato utili per miliardi. Più che una richiesta, è un ultimatum: o abbassano le tariffe in bolletta dal 1. luglio, oppure il governo userà la leva fiscale, con un prelievo di 20 euro per ogni megawattora di energia venduta. Inoltre tutti i clienti, che già non dispongono di strumenti digitali per calcolare mensilmente il costo dell’energia consumata, dovranno esserne informati almeno due volte all’anno (anziché una, come accade ora), perché possano valutare l’eventuale convenienza di cambiare fornitore.

Il secondo obiettivo del provvedimento riguarda i generi alimentari, che sono quelli su cui l’inflazione ha pesato di più. Per alcuni di essi i prezzi di acquisto saranno sistematicamente riportati in un rapporto-trasparenza, che sarà pubblicato online, in modo che tutti possano leggerlo. In questo settore saranno messi a disposizione dell’Autorità sulla concorrenza strumenti più efficaci. Sempre nel campo alimentare saranno introdotte misure per combattere gli sprechi. In futuro i commercianti dovranno rendere pubbliche le quantità di prodotti destinate in beneficenza e quelle destinate alla discarica.

Non ci sarà nessun abbassamento dell’Iva.

NELLA FOTO, il cancelliere Karl Nehammer (a destra) con il vicecancelliere Werner Kogler alla presentazione del pacchetto di misure contro l’inflazione.

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