Sabato 18 Maggio 2024

Una ragazza di 17 anni, aiutata da due complici, ha strappato la bandiera d’Israele che dal giorno dell’attacco terroristico di Hamas sventolava sulla facciata dello Stadttempel, la sinagoga più importante di Vienna, in Seitenstettengasse. L’episodio risale alla scorsa notte, ma se n’è avuto conoscenza soltanto dopo che gli autori del gesto hanno pubblicato un video sui canali social.

In esso si vede un giovane che solleva sulle sue spalle un altro giovane, per consentirgli di raggiungere la bandiera appesa a un pennone e strapparla. Accanto ai due si vede una ragazza – quella poi identificata dalla polizia – che agita le mani in direzione della sinagoga.

Alla scena ha assistito un passante, che è intervenuto e ha tentato di fermare la ragazza, ma è stato circondato da altri individui, uno dei quali gli ha sferrato un pugno al volto, ferendolo. Poco dopo è intervenuta la polizia, che ha potuto recuperare la bandiera.

“Non ci lasceremo intimorire”, ha scritto su X (ex Facebook) il presidente della Comunità di culto israelitica di Vienna, Oskar Deutsch. La bandiera di Israele era stata issata in memoria delle vittime di Hamas e già nel pomeriggio di oggi è stata ricollocata al suo posto.

Critiche per quanto accaduto non sono mancate sui social media, ma anche da parte delle forze politiche, comprese quelle di governo. Possibile che in un’emergenza simile, in cui in tutto il mondo è stata rafforzata la vigilanza sulle istituzioni della comunità ebraica, nessuno avesse pensato di tenere d’occhio il più importante edificio di culto degli ebrei di Vienna?

La direzione del servizio di intelligence aveva diramato una specifica nota in proposito, ma la Polizia di Vienna non ne aveva tenuto conto. Dopo lo strappo della bandiera, il presidente delle forze dell’ordine nella capitale, Georg Pürstl, ha giustificato l’assenza di pattuglie davanti alla sinagoga con l’ora notturna. In altre parole, la vigilanza ci sarebbe stata, ma nelle ore in cui la sinagoga è aperta e frequentata dei fedeli.

Quanto alla ragazza fermata dalla polizia, questa ha ammesso di aver preso parte all’azione vandalica, ma ha sostenuto che, appunto, si trattava soltanto di un danneggiamento, che non implicava un atteggiamento di odio nei confronti degli ebrei. Come vada interpretata questa giustificazione e quanto sia credibile è difficile da valutare, anche perché la polizia non ha fatto sapere se la giovane e i suoi compari, di cui peraltro al momento non si sa nulla, fossero immigrati islamici o appartenessero a movimenti estremisti. Si è appreso soltanto che la giovane – che per il momento è stata denunciata a piede libero – al momento del fatto era in preda all’alcol.

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Lo strappo della bandiera di Israele dallo Stadttempel è soltanto il più eclatante di tanti episodi di antisemitismo verificatisi in Austria, soprattutto a Vienna, dal giorno dell’attacco terroristico di Hamas. La Comunità di culto israelitica ne ha contati 76 in 13 giorni, dalle imposte di un negozio di alimentari kosher spaccate da un arabo agli insulti e alle violenze subite da bambini e ragazzi ebrei nelle scuole.

NELLA FOTO, la facciata dello Stadttempel, in Seitenstettengasse, la sinagoga più importante di Vienna.

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