Sabato 18 Maggio 2024

17.07.29 Kleine Zeitung su opposizione ai vaccini in Carnia - CopiaHa avuto un’eco in Carinzia la notizia, data dal “Messaggero Veneto” di Udine nei giorni scorsi, della protesta inscenata da una sessantina di famiglie della Carnia, che avevano inviato una lettera al presidente della Repubblica austriaca, Alexander Van del Bellen, per chiedere “asilo politico” e non essere costrette a sottoporre i loro figli alla vaccinazione. L’edizione on-line della “Kleine Zeitung”, principale quotidiano del Land, ne ha riferito titolando “Gli oppositori friulani alla vaccinazione vogliono chiedere asilo in Austria”.

Nel testo viene citato il quotidiano friulano e vengono riportati ampi stralci dell’articolo di Gino Grillo. In particolare, vengono riportate le parole di Giacomino Candotti, indicato come portavoce del gruppo di “richiedenti asilo”. Per il lettori carinziani, non a conoscenza delle vicende italiane, la “Kleine Zeitung” spiega anche che la protesta delle famiglie carniche nasce nel momento in cui il Parlamento italiano sta approvando la legge che renderà obbligatorie le vaccinazioni, escludendo dagli asili e dalle scuole elementari i bambini che non vi si sottoporranno.

Non sembra che il proposito di chiedere asilo in Austria sia stato accolto con molto favore dai lettori del giornale carinziano. Qui, come in gran parte degli altri Paesi europei, le vaccinazioni non sono obbligatorie, non perché non le si ritenga necessarie, ma perché non occorre imporre l’obbligo: le famiglie sottopongono volontariamente i loro figli, ritenendolo nel loro interesse farlo. Non comprendono, quindi, il perché in Italia alcuni si rifiutino.

Interessante, in proposito, alcuni commenti dei lettori alla notizia. “Beh, mi congratulo – scrive per esempio “Iso9000” – così possono portare il morbillo e tutte le altre malattie e distribuirle qui in parti uguali”. “Ai genitori (naturalmente non ai loro figli innocenti) – scrive invece “Lieschenmueller” – auguro qualcosa di ‘piacevole’ come la pertosse o la parotite. Prenderle da adulti è ancora meglio. Contro l’intelligenza, a quanto pare, sono immuni per natura”.

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Riportiamo qui di seguito il testo dell’articolo di Gino Grillo apparso sul “Messaggero Veneto” il 26 luglio scorso.

 

VACCINI, LA CARNIA SI RIBELLA

“LIBERTA’ O ASILO IN AUSTRIA”

 

Lettera-provocazione di una sessantina di famiglie al presidente Van der Bellen – Viene contestata l’obbligatorietà prevista dal decreto Lorenzin. Coinvolti i sindaci

 Una sessantina di famiglie della Carnia hanno avanzato richiesta di “asilo politico” all’Austria con lettere inviate singolarmente al presidente Alexander Van der Bellen. Il motivo? L’obbligatorietà che il decreto legge Lorenzin pone sulla vaccinazione dei bimbi «inevitabilmente in conflitto con lo spirito di libertà e inviolabilità della persona umana». A supporto di tale contrarierà all’obbligo in luglio si sono tenute in alcuni paesi, fra i quali Paluzza e Ampezzo, serate informative con proiezioni di documentari e dibattiti sul “Ragionevole dubbio – Dubbi sul rischio delle vaccinazioni”. Durante le serate sono intervenuti, fra gli altri, il dottor Eugenio Serravalle, il neuroscienziato Chris Shaw, la ricercatrice Cristina Fabbris e rappresentanti delle famiglie. Durante gli incontri sono state raccolte le firme consegnate ai sindaci dei Comuni carnici.

Uno dei genitori che ha organizzato la serata ad Ampezzo è Giacomino Candotti. «La scelta della richiesta di asilo politico in Austria – ha detto Candotti – è chiaramente provocatoria, atta a richiamare l’attenzione dei mass media nazionali che generalmente tacciono sugli effetti collaterali, leggi danni, che i farmaci possono provocare. Non siamo contrari alle vaccinazioni, quanto all’obbligatorietà delle stesse».

Ad aderire all’iniziativa, in maniera spontanea, tramite il passaparola e whatsapp, alcuni genitori che hanno avuto esperienze negative da vaccinazioni e che ora stanno costituendosi in una apposita associazione denominata “Piano B Friuli Venezia Giulia”. Le missive inviate dai genitori alle autorità austriache, al capo dello Stato e alla sede dei diritti umani hanno già ottenuto risposta. «Siccome le istanze sono state spedite da ogni singola famiglia – continua Candotti – non sono a conoscenza del tenore di ogni singola risposta, ma posso confermare la presa d’atto dell’Austria delle nostre richieste, anche se si spiega che non possono entrare nel merito delle decisioni di un Paese sovrano come l’Italia».

Candotti ammette le difficoltà che un eventuale “asilo politico” comporterebbe: «La gente della Carnia ama il suo territorio e vorrebbe restare qui». Le firme raccolte dopo i dibattiti sono state consegnate ad alcuni sindaci del territorio. Gianni Borghi, di Cavazzo Carnico, ha ricevuto la lettera da due mamme, Elisa Cacitti e Simona Rainis: «Credo che come sindaco, che deve tutelare la salute dei suoi cittadini, sia sbagliato permettere lo svolgersi di manifestazioni che vietano le vaccinazioni, perché possono rappresentare un pericolo per la collettività. Ho ricevuto comunque le loro istanze, che sono state protocollate».

  

NELLA FOTO, la schermata della “Kleine Zeitung” on-line, con la notizia dei “friulani che si oppongono alle vaccinazioni obbligatorie” e vogliono chiedere asilo all’Austria.

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