Sabato 18 Maggio 2024

MirabellgartenDifficile non innamorarsi di Salisburgo”, scrive in una nota Österreich Werbung, l’ente di promozione turistica austriaco. Come non essere d’accordo? Con i suoi palazzi barocchi dai colori pastello, le splendide piazze, le fontane, i parchi e giardini, la posizione fra fiume e monti, i suoi colori e la sua musica, a Salisburgo tutto è armonia e bellezza.

Gran parte di questo splendore risale all’epoca dei  principi vescovi, che restarono al potere per quasi mille anni e fino al 1803 furono i governanti laici e spirituali di uno stato benestante, la cui ricchezza era alimentata dai giacimenti di sale, ferro e pietre preziose. Nella seconda metà del XIV secolo il principato raggiunse la sua più grande espansione territoriale, che andava ben oltre gli attuali confini amministrativi del Land del Salisburghese.

Cinque piazze della città vecchia – Residenzplatz, Domplatz, Mozartplatz, Kapitelplatz e Alter Markt – sono considerate le più belle e iconiche e, insieme con la fortezza di Hohensalzburg, formano il cuore dell’area tutelata come Patrimonio mondiale dall’Unesco, titolo che Salisburgo ha ricevuto 25 anni fa.

Questa area comprende un migliaio di edifici, chiese, cappelle, monasteri e antichi cimiteri, che si alternano a giardini e palazzi e creano una magia che si sprigiona anche passeggiando tra i vicoli e i passaggi coperti attraverso le corti interne del centro storico. Ognuno di questi 13 passaggi, che collegano la Getreidegasse con le strade parallele, ha un suo particolare fascino.

Fascino che cerca di decifrare lnuova mostra permanente “Salzburg einzigartig – Geschichte(n) aus Stadt und Land Salzburg” (Salisburgo unica – Storia e storie della città e della sua regione) al Salzburg Museum: sono esposti oggetti dal significato particolare, che raccontano la multiforme storia artistica e culturale di Salisburgo e illustrano l’evoluzione e l’importanza di questa straordinaria area culturale. Il viaggio attraverso le varie epoche include usanze e tradizioni popolari, alcune delle quali oggi fanno parte del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

www.salzburgmuseum.at

Il 18 aprile è la Giornata internazionale del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Salisburgo si ispira a questa idea e offre uno scorcio di uno dei centri sacrali centrali della città nell’ambito di un “open day” in programma il 22 aprile: il monastero francescano sito tra il Duomo e i quartieri dei festival riflette la storia movimentata di Salisburgo, dalla Iuvavum (questo il nome della città in epoca romana) ai giorni nostri. I lavori di restauro effettuati negli ultimi due anni sono rappresentativi degli sforzi necessari per salvare tesori culturali unici dal degrado o dalla distruzione.

Dal 1. aprile si presenta in nuova veste anche il “Rupertinum”, una delle sedi del Museum der Moderne. Da vedere la mostra della fotografa salisburghese Marion Kalter “Deep Time” (fino al 25 maggio). Per concludere la visita è consigliata una sosta nel nuovo “Café 220 Grad”, nell’ex sala delle sculture del museo.

https://www.museumdermoderne.at/en/exhibitions-events/detail/translate-to-english-marion-kalter-deep-time/

https://www.220grad.com/etwas-das-schlief-wird-geweckt/

Salisburgo è peraltro molto lontana dall’essere una città “museale”, che vive del suo passato: una vivace scena culturale con molte gallerie d’arte, caffè che pullulano di gente, ragazzi che fanno surf sull’“Almkanal” e arrampicata sulle falesie poco lontane dal centro sono testimoni di una vita urbana nello spirito dei tempi, dove anche la qualità dell’ambiente gioca un ruolo importante. Lo confermano, non per ultimo, le numerosissime api che stanno riconquistando parchi e giardini della città e che producono miele di qualità bio.

[Contributo di Österreich Werbung]

 

NELLA FOTO di Günter Breitegger, il giardino del castello di Mirabell, a Salisburgo. Sullo sfondo, la fortezza che domina la città.

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