Sabato 18 Maggio 2024

06.12.29 03 Pramollo-Nassfeld; Creta d'AipPasso Pramollo/Naßfeld continua a crescere. Nel polo sciistico al confine tra Carinzia e Friuli saranno investiti quest’anno fra i 30 e i 35 milioni di euro. Non sono noccioline e, ahimè, non riguardano il versante italiano, ma quello austriaco, dove la capacità ricettiva farà un balzo di 800 posti letto circa.

Nel villaggio a ridosso del valico sarà realizzato l’intervento più consistente, per un importo di 16 milioni. Il progetto prende il nome di “Family Resort Sonnenalpe” e prevede la completa ristrutturazione e l’ampliamento del già esistente hotel Sonnenalpe e dell’annesso residence Bellavista. Alla fine saranno disponibili 435 posti letto, in 146 unità abitative, in un complesso alberghiero dotato di un moderno reparto benessere e spa e di sale congressi capaci di ospitare fino a 200 persone.  Proprietario è Michael Pucher, uno dei figli di Arnold Pucher, pioniere del polo sciistico e tuttora sulla breccia (benché in pensione, si dice che sia lui ad avere l’ultima parola su tutto ciò che riguarda Pramollo, compresa la partecipazione al project financing sul versante italiano).

I lavori di ristrutturazione del Sonnenalpe e del Bellavista, per trasformarli nel nuovo “resort”, si inizieranno in aprile, allo scioglimento della neve, e si concluderanno in autunno. Ma già nella stagione in corso la gestione dei due alberghi è stata assunta dalla catena alberghiera sudtirolese Falkensteiner, che poi prenderà le redini anche del “Family resort”. Il nome Falkensteiner è una garanzia, per la capacità di mobilitare turisti nelle sue strutture ricettive in Alto Adige, in Croazia e in Austria. In Carinzia è già proprietaria di un albergo a Tröpolach (presso la stazione a valle della telecabina che sale a Nassfeld) e di due altri alberghi al Katschberg. Il “Family Resort Sonnenalpe” sarebbe il quarto (anche se, in questo caso, la proprietà rimarrebbe ai Pucher).

Qualcuno ricorderà che due anni fa i Falkensteiner sarebbero stati pronti a investire anche sul versante pontebbano di Pramollo, solo che fosse decollato il progetto di collegamento a fune. Quella disponibilità fu ritirata quando la Regione, nel nuovo project financing, preferì per ragioni di tutela ambientale che il territorio in quota rimanesse intatto e che tutti gli investimenti immobiliari fossero concentrati a Pontebba e dintorni.

L’altro intervento ricettivo a Pramollo è previsto sulle pendici del Gartnerkofel (quindi sulla destra, per chi arrivi a Pramollo dall’Italia). L’iniziativa è della Riedergarten, di Klagenfurt. La società intende realizzare un villaggio di case alpine, per complessivi 365 posti letto, che saranno gestite come fossero un hotel. Accanto al villaggio, 35 appartamenti in vendita a privati. L’investimento si aggira sui 17 milioni.

La prima pietra del villaggio è già stata posta in novembre, ma si è trattato di un atto simbolico, perché i lavori veri e propri cominceranno anche qui in aprile, quando la neve se ne andrà via. I tempi però saranno più lunghi: due terzi del villaggio sarà pronto per la prossima stagione invernale, mentre il resto sarà completato l’anno dopo. Gli appartamenti in vendita hanno dimensioni da 45 a 60 metri quadrati e il prezzo parte da 2.800 euro al metro quadro.

La scelta di Riedergarten di investire a Pramollo/Naßfeld è una conferma della fiducia nelle potenzialità turistiche del polo sciistico, uno dei dieci più importanti dell’Austria, già ora capace di richiamare ospiti da tutta l’Europa, compresa quella dell’Est. Un’ulteriore conferma è data dalle intenzioni di Herbert Waldner, amministratore delegato di Riedergarten, di acquisire la quota di partecipazione di Hypo Group alla Nassfeld Pramollo Bergbahnen Ag, la società proprietaria degli impianti di risalita nel polo sciistico, destinata anche a gestire la telecabina di arroccamento da Pontebba – se si farà, quando si farà – pagando un affitto annuo di 1,5 milioni.

Alla Nassfeld Pramollo Bergbahnen la quota Hypo Group è del 30%; il resto del capitale è suddiviso tra il Land Carinzia (33,3%), la Bergbahnen Ag (società formata da Arnold Pucher, Christoph Herzog e altri prorietari dei terreni di Pramollo, per il 33,3%) e la Grawe di Graz (3%). Hypo Group fino a qualche tempo fa voleva disfarsi della propria quota, per risanare i suoi conti dissestati (come è noto, si sta disfacendo di tutte le sue partecipazioni immobiliari e turistiche non strettamente connesse con l’attività bancaria), e Waldner si era detto pronto a subentrare. Ora però la holding ha cambiato idea e pare intenzionata a restare a Pramollo.

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