Da questa settimana l’Austria è un po’ più vicina a noi. Per la prima volta un treno passeggeri ha attraversato la galleria sotto la Koralm, la barriera montuosa che separa la Carinzia dalla Stiria. Per evitarla i binari erano costretti finora a un lungo aggiramento a nord. Grazie al nuovo tunnel di 33 chilometri (è il sesto più lungo al mondo) e al nuovo tracciato più diretto di 130 chilometri, ora è possibile viaggiare da Klagenfurt a Graz in 45 minuti, mentre prima ci volevano 2 ore e 40.
Diventa anche per noi più corto il viaggio in treno fino a Graz e subito dopo si accorcerà anche il viaggio fino a Vienna, quando sarà ultimato il traforo del tunnel di base del Semmering (tra la Stiria e la Bassa Austria), dove i lavori sono attualmente in corso.
Il treno che ha inaugurato il tunnel della Koralm, con a bordo i governatori della Carinzia Peter Kaiser e della Stiria Christopher Drexler, non è ancora inserito nell’orario delle Ferrovie austriache. Si è trattato di un “Sonderzug”, un “treno speciale”, che è servito soltanto a celebrare lo storico traguardo raggiunto. I treni “normali” entreranno in servizio sulla nuova linea nel dicembre 2025, quando prevedibilmente sarà percorribile anche il tunnel di base del Semmering, che renderà davvero più vicina a noi anche Vienna. Oggi un viaggio in treno da Udine a Vienna richiede circa 6 ore, che da Trieste salgono a 8-9 ore. Con il nuovo tracciato e con i due nuovi tunnel di base la durata del viaggio potrà ridursi di quasi due ore.
Ma il vantaggio non sarà soltanto per i passeggeri, per i quali risulterà di gran lunga più conveniente usare il treno per raggiungere la capitale austriaca, al posto dell’auto. Il vantaggio sarà soprattutto per il trasporto delle merci. Il nuovo tracciato ferroviario in territorio austriaco, tra Vienna e Tarvisio, si inserisce infatti nel “corridoio Baltico-Adriatico”. È il pezzo che mancava per consentire un efficiente collegamento su rotaia nord-sud.
Dal Baltico a Vienna il tracciato era già stato completamente rinnovato e lo stesso era avvenuto in Italia da Tarvisio in giù. Restava il “tappo” austriaco, che rendeva impossibile il transito di carri merci di determinate dimensioni. Basti pensare alla ferrovia del Semmering, lo storico tracciato realizzato dall’ingegnere veneziano Carlo Ghega oltre 150 anni fa, un’opera d’avanguardia per quell’epoca, ma non più adatta ai tempi. Sui suoi viadotti che raggiungono i mille metri di quota i treni viaggiano a 40 chilometri all’ora e i container standard sui carri merci non passano attraverso le sue anguste gallerie.
Il tunnel di base del Semmering, che prenderà il posto dei binari di Ghega, risolverà tutti questi problemi. Assieme al tunnel della Koralm, già percorribile, renderà possibile un traffico commerciale in entrambi i sensi difficilmente immaginabile. Ne beneficeranno i porti del Nord-Adriatico, a cominciare da quello di Trieste.
Ne era ben consapevole Jörg Haider, che nel suo ruolo di Landeshauptmann della Carinzia si era battuto per la realizzazione dell’opera ferroviaria. Quando nel 2005 Vienna aveva accantonato il progetto, ritenendolo inutile e non sostenibile economicamente, Haider aveva deciso di contribuire all’opera con 500 milioni del suo Land e aveva convinto a fare lo stesso anche la Stiria. Quel miliardo messo a disposizione aveva indotto il governo federale e le Öbb (le Ferrovie austriache) a cambiare idea. Se oggi il tunnel della Koralpe è ultimato e quello del Semmering è in dirittura d’arrivo il merito è anche di Haider, che ha sbagliato in tante cose, trascinando il suo Land sull’orlo della bancarotta, ma non questa.
NELLA FOTO, il “treno speciale” che per la prima volta ha percorso i 33 chilometri del tunnel sotto la Koralm.
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