Mercoledì 4 Dicembre 2024

20.07.25 Die Wiener TschuschenkapelleL’Alta Carinzia – in tedesco Oberkärnten – è quell’area più occidentale del Land, segnata dalle valli del Gail e della Drava. Da alcuni anni l’estate da queste parti porta con sé incontri ravvicinati con musica di qualità e soprattutto con tradizioni musicali differenti, che vanno dal classico al klezmer, dal barocco al jazz, alla world music dei Balcani.

Stiamo parlando del Festival della Via Iulia Augusta, che prende il nome di un’antica strada romana che due millenni fa collegava l’Italia al Norico, scavalcando le Alpi nel solco che oggi conosciamo come Passo di Monte Croce Carnico (in tedesco Plöckenpass). Serviva al traffico delle merci e degli uomini. Oggi quel nome vuole significare che con le merci e gli uomini anche la musica può superare i confini e consentire confronti e contaminazioni fra la tradizione classica e popolare austriaca e i suoni italiani e balcanici.

Ogni anno il festival sceglie un tema a cui ispirarsi. Quest’anno doveva essere Ludwig van Beethoven, di cui ricorre il 250. anniversario della nascita. Il lockdown dovuto all’epidemia da Covid-19 ha costretto a ripiegare su un programma alternativo, senza peraltro accantonare il grande compositore tedesco, di cui si riparlerà il prossimo anno.

Il nuovo tema di quest’anno è stato suggerito probabilmente dalle restrizioni e dalle condizioni di parziale clausura, che hanno fatto sentire più che in passato l’esigenza di respirare aria fresca. Si intitola infatti “Cambiare aria” e può essere inteso sia in senso proprio – l’aria fresca della Oberkärnten – sia in senso metaforico, per il ristoro che la musica può dare alla mente e ai sensi dopo i mesi di quarantena.

Il festival ha preso inizio il 3 luglio e il prossimo appuntamento è in calendario martedì 28 luglio, alle 20, nell’ex stabilimento Modine, nella zona industriale di Kötschach-Mauthen. Suoneranno i violoncellisti Enrico e Tiziano Guerzoni, padre e figlio, e il concerto si intitola “The BaRoc side of the Cello”.

I Guerzoni avevano già tenuto un memorabile concerto del 2015 alla Untere Valentinalm (la prima delle due malghe della val Valentina), e ora ritornano per proporre un tour mozzafiato attraverso i generi della storia della musica. Il musicista universale Enrico Guerzoni è stato primo violoncellista per i più noti direttori d’orchestra e accompagnatore di un gran numero di cantautori italiani e star del panorama pop e rock come Zucchero. Al centro del programma spicca il tema del viaggio, ad esempio Take the “A” Train di Duke Ellington, ovviamente nello stile dei Guerzoncellos. Il luogo del concerto è unico per tipologia e dimensioni. Nell’enorme capannone industriale ora praticamente vuoto sono stati prodotti scambiatori di calore per 40 anni. Lo stabilimento è stato chiuso nel 2017 e 170 persone hanno perso il lavoro. Ora l’area si sta risvegliando a nuova vita, con nuove opportunità per il territorio: dopo i necessari lavori di ristrutturazione verrà infatti creato un parco commerciale intercomunale.

L’appuntamento successivo è il 31 luglio, alle 19, nelle rovine del castello di Hohenburg, a Oberdrauburg. Suonerà il Moritz Weiß Klezmer Trio nel concerto “Wetterumschwung” (Cambio improvviso del tempo).

Inchinandosi rispettosamente alla tradizione musicale ebraica, il trio riprende lo storico klezmer intrecciandolo con altre forme e stili. I tre giovani della Stiria mescolano delicatamente e virtuosamente il tono caratteristico del klezmer con elementi jazz e classici. Il risultato è un suono pieno di sentimento, che apre le porte a nuove sfere. Moritz Weiß ha fondato il trio nel 2015, quando aveva 19 anni. I talentuosi newcomers sono stati invitati da festival famosi come Styriarte e Jazzliebe, e si sono esibiti alla Wiener Konzerthaus, Porgy & Bess e in altre sedi rinomate. Il Moritz Weiß Klezmer Trio è stato anche selezionato dal Ministero degli Esteri austriaco per il programma Nasom (“New Austrian Sound of Music”), per rappresentare la scena musicale austriaca nell’area “World Music” all’estero.

Il 7 agosto, alle 17.30, nell’area del Grünsee, il piccolo “lago verde” situato poco sotto il Passo di Monte Croce Carnico, sul versante carinziano, il Trio Bleu terrà il concerto “Frischluft” (Aria fresca).

Lorenz Raab è trombettista solista alla Volksoper di Vienna e oscilla tra musica classica, brass, jazz, avanguardia ed elettronica. In questo gioco alterno scopre e ricerca costantemente nuove immagini sonore. In questa occasione si esibisce con il “trio della sua vita”, che quest’anno celebra il 20. anniversario sul palco. Il Trio Bleu tesse una raffinata miscela dei più diversi generi musicali in tappeti sonori poetici pieni di melodia e di groove. Il loro palcoscenico è la cortina montuosa del Grünsee, un energetico biotopo artificiale allestito in modo straordinario dal produttore di energia Aae. Per assistervi conviene portare con sé una coperta da picnic o un cuscino.

Il 25 agosto, alle 20, nella chiesa parrocchiale di Mauthen, si esibirà il Klassiktrio Balestracci-?ano-Jovovic. Per capire chi sono occorre spendere qualche riga. La scuola di musica di Kötschach-Mauthen ospita una masterclass del violinista e direttore d’orchestra italiano Domenico Mason. L’Associazione Progetto Musica di Udine, organizzatrice a Malborghetto del festival “Nei Suoni dei Luoghi” e partner di Via Iulia Augusta, ha selezionato i tre giovani talenti in un bando. Provengono da Italia, Slovenia e Montenegro e si sono incontrati per la prima volta proprio a Kötschach-Mauthen, dove hanno elaborato il programma per questa serata sotto la guida di Domenico Mason. Concerto e masterclass sono organizzati con il supporto di Via Iulia Augusta e dall’Associazione Progetto Musica di Udine e fanno parte della serie “NSDL 2020 International” finanziata dal Ministero italiano per i beni e le attività culturali.

Arriviamo così all’ultima serata del festival, il 28 agosto, alle 20, nella sala culturale di Dellach. Suonerà “Die Wiener Tschuschenkapelle”. È imprescindibile che in un programma dedicato alla musica austriaca ci siano anche artisti immigrati da altri Paesi e culture, perché costituiscono parte integrante del panorama musicale austriaco. Il nome della banda “Tschuschenkapelle”, che ormai da 31 anni è ambasciatrice della diversità culturale del melting pot di Vienna, rimanda al nome dispregiativo con cui si additavano i primi lavoratori stranieri dell’allora Jugoslavia negli anni ’60. Il suo fondatore croato Slavko Ninic invece lo assunse come se fosse un titolo d’onore per ripristinare la dignità. L’accattivante repertorio della banda è inesauribile e spazia dalle canzoni tradizionali e composizioni tipiche dei paesi balcanici alle serenate del Mediterraneo, alle melodie turco-arabe orientali, fino al Wienerlied e al jazz gitano.

Fanno da cornice ai singoli concerti escursioni, passeggiate, visite guidate e persino un breve viaggio in “draisina” sulla dismessa linea ferroviaria della Gaital, riattivata soltanto in questa occasione. Per conoscere i dettagli dei vari eventi, orari, luoghi, prenotazioni (ove necessarie) si consiglia di consultare la pagina web del festival: http://www.via-iulia-augusta.at/ . Direttrice e instancabile animatrice del festival è come sempre Helga Pöcheim.

 

NELLA FOTO, il gruppo Die Wiener Tschuschenkapelle, che chiuderà il festival con il suo repertorio balcanico.

__________________

Austria Vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

Lascia un commento