Domenica 19 Maggio 2024

16.04.29 Foto di  Jürg Christandl (Kurier) accusata di falso da StracheI parlamentari austriaci godono dell’immunità di carica, ma non si sottraggono alla legge. L’esempio più recente ci è stato offerto proprio ieri da Heinz-Christian Strache, leader dell’Fpö, il partito liberalnazionale che ha appena trionfato al primo turno delle elezioni presidenziali. Ebbene, Strache aveva accusato un fotografo del quotidiano “Kurier” di aver costruito una scena fotografica, per screditare alcuni simpatizzanti del suo partito che manifestavano con cartelli contro l’apertura a Vienna di un ostello per i profughi. Il fotografo lo aveva denunciato per diffamazione, riuscendo a dimostrare in giudizio che la foto invece era autentica. Ha avuto doppiamente ragione, perché Strache ha dovuto chiedergli pubblicamente scusa con una dichiarazione pubblicata sulla sua pagina di Facebook; inoltre, ha dovuto versare 9.000 euro alla Croce rossa per i servizi di assistenza prestati proprio ai profughi, che lui vorrebbe invece fossero rispediti subito a casa loro.

L’episodio che ha dato origine al caso risale al 3 giugno 2015. Una ventina di simpatizzanti dell’Fpö di Vienna stavano protestando contro l’apertura di un centro di accoglienza per profughi in località Erdberg. Tenevano in mano cartelli con la scritta “No all’ostello per profughi” sovrastata dalla sigla del partito. Dall’altra parte c’erano invece 200 contro-dimostranti, con cartelli di benvenuto per gli stranieri in arrivo.

Sul luogo era intervenuto Jürg Christandl, fotografo del “Kurier”, che aveva ritratto di spalle due profughi con un bambino per mano, mentre passavano davanti ai contestatori dell’Fpö . La foto era apparsa sul quotidiano e aveva irritato Strache. Un paio di giorni dopo il leader dell’Fpö era intervenuto nella trasmissione televisiva “Im Zentrum”, sostenendo che quella scena “era stata evidentemente orchestrata dai contro-dimostranti”, che avevano messo il bambino con il fotografo davanti ai sostenitori dell’Fpö. “Ecco – aveva tuonato Strache – come con le immagini si può abusare di un minore!”. Nel telegiornale del giorno dopo, “Zeit im Bild 2”, aveva ripetuto l’accusa. Parole quasi identiche erano state pronunciate dal suo collega di partito Johann Gudenus, vicesindaco di Vienna, in un’intervista all’emittente privata Puls 4.

Christandl non aveva lasciato passare l’insinuazione. Per un fotoreporter la credibilità è tutto. Per questa ragione aveva denunciato sia Strache che Gudenus. Con il secondo aveva raggiunto già in dicembre un accordo stragiudiziale, che prevedeva da parte di Gudenus l’ammissione via Facebook della falsità delle sue accuse e un’offerta di 2.500 euro alla Croce rossa per l’assistenza ai rifugiati.

Con Strache, invece, una soluzione analoga non era stata possibile. Si è giunti così fino al compromesso giudiziario, in seguito al quale anche lui ha dovuto ammettere via Facebook di aver accusato falsamente il fotografo del “Kurier”, gli ha chiesto pubblicamente scusa e ha versato a titolo risarcitorio una somma alla Croce rossa, tripla rispetto a quella di Gudenus. Ubi maior…

 

LA FOTO è quella scattata da Jürg Christandl, fotografo del “Kurier”. In primo piano, di spalle, due profughi con un bambino, sullo sfondo i manifestanti dell’Fpö.

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