Sabato 18 Maggio 2024

15.05.27 Lignano 2 image - CopiaLignano in balia dei “barbari” giunti dal nord nella notte di Pentecoste. Tutto come sempre? No, questa volta non è stato proprio così. Gli eccessi alcolici, i vandalismi, i malori da coma etilico, gli incidenti con feriti (è un miracolo che non ci sia scappato il morto, ma poco c’è mancato) ci sono stati, ma quest’anno sono scesi a Lignano, assieme ad alcune migliaia di giovani austriaci, anche due poliziotti e una poliziotta carinziani, due di Villaco e uno di Sattendorf (zona dell’Ossiachersee).

Si dirà: che cosa si poteva pretendere da tre soli uomini in divisa di madrelingua tedesca, per di più non autorizzati all’uso della forza, di fronte all’orda di scalmanati che per tutta una notte avevano tenuto in ostaggio il centro balneare? Nulla. Il loro compito si limitava ad offrire assistenza ai colleghi italiani nel gestire i rapporti con i loro connazionali, anche semplicemente per fare da interpreti, quando venivano fermati o accompagnati al pronto soccorso.

Ma la loro sola presenza ha avuto un effetto dirompente sull’opinione pubblica austriaca, che forse per la prima volta ha preso coscienza che quanto accadeva nella lontana Lignano, paradiso delle vacanze di molti cittadini d’Oltralpe, era “made in Austria”. Se le forze dell’ordine italiane chiedevano l’ausilio di poliziotti austriaci, qualche ragione ci doveva pur essere.

E così tutti i media carinziani, e non solo, ne hanno riferito. La “Kleine Zeitung”, principale quotidiano della Carinzia, ha dedicato due pagine dell’edizione di ieri alla notte di disordini di Lignano, con un richiamo in prima pagina che diceva: “Il party di Pentecoste sulla spiaggia finisce fuori controllo. Feriti gravi e vandalismi”. Curiosamente l’occhiello del richiamo non era “Lignano”, luogo del party degenerato, ma “Kärnten” (cioè “Carinzia”), perché il giornale implicitamente imputava ai carinziani la paternità di quel che era accaduto.

E Bernd Radler, giornalista della redazione di Klagenfurt dell’Orf, ha curato ieri due servizi su Lignano, che sono andati in onda nel telegiornale carinziano della sera “Kärnten heute” e nel notiziario delle 17 “Österreich heute”, a diffusione nazionale. Insomma, non solo la Carinzia, ma l’Austria intera ha appreso quel che era accaduto in riva all’amato “Adria Meer”.

Elisabeth Peutz, giornalista della “Kleine Zeitung” ha sentito Johannes Dullnig, il responsabile della pattuglia di tre poliziotti inviata a Lignano. L’uomo ha parlato di ubriacature sfociate in atti di vandalismo, di nasi rotti, di altri ferimenti. La giornalista ha interpellato anche albergatori e ristoratori, che hanno lamentato i danni subiti dagli ospiti.

Drammatica la situazione descritta da Hermann Kogler, il poliziotto giunto da Sattendorf: “Talvolta la situazione è stata davvero brutta, perché questi giovani avevano bevuto molto. I problemi principali erano i vandalismi, ma anche gli oggetti perduti sulla spiaggia, come telefonini, portafogli, borselli”. La lista dei danni riferita dal poliziotto carinziano è interminabile: sedie scagliate dal terzo piano sulle sottostanti auto in sosta, fiori sradicati dalle aiuole, specchietti retrovisori strappati dalle auto, estintori svuotati nei corridoi degli hotel. Insomma, cose che lui, nel pacifico paesino di Sattendorf, non aveva mai visto in vita sua. “Per questo – ha dichiarato all’Orf – è stato importante la nostra presenza a Lignano. Anche il sindaco e il comandante dei Carabinieri ci hanno ringraziato”.

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