Domenica 19 Maggio 2024

11.12.28 Vienna, Johanna Mikl-Leitner“La ministra degli Interni Johanna Mikl-Leitner si onora di invitare la S.V. alla festa di Natale che avrà luogo…”.  Questo l’incipit della mail spedita il 2 dicembre scorso, alle 19.12, dal Ministero degli interni austriaco, Sezione 1/8. In allegato, il programma della serata: apertura nella sala delle conferenze del ministero, nella Herrengasse di Vienna, a due passi dalla Hofburg; buffet con affettato di maialino al latte e chiosco per l’assaggio di “Palatschinken” (creps) nella “sala piccola”,  bar per le bibite e i vini nel foyer, chili con carne, patate al forno, punsch e Glühwein (vin brulè)  nella serra nella corte interna di destra; inoltre, nel salone d’ingresso, gioco con premi a sorteggio.

 

L’invito era destinato ovviamente a un numero limitato di persone appartenenti allo “stato maggiore” del Ministero e della Polizia viennese. Invece l’hanno ricevuto tutti i 27.200 poliziotti dell’Austria (quasi 2.000 solo in Carinzia) al loro indirizzo personale di posta elettronica. Un banale errore di chi, al Ministero, Sezione 1/8, ha selezionato il file con l’indirizzo dei destinatari. Si sa come vanno queste cose: basta schiacciare un dito… E tutti sanno anche, per esperienza personale, che quando quel dito è stato schiacciato non c’è più rimedio: “non si trattien lo strale quando dall’arco uscì”.

 

Non sappiamo che cosa sia accaduto la sera del 2 dicembre, perché le cronache non ne riferiscono. Ma possiamo immaginare l’entusiasmo con cui deve essere stata accolta la notizia dai poliziotti, soprattutto da quelli dei più remoti distaccamenti, dai villaggi delle Alpi tirolesi alle steppe pannoniche del Burgenland, al confine con l’Ungheria. Non era mai capitato di ricevere un invito dal ministro (attualmente una ministra) in persona. Anzi, non era mai stata organizzata una festa per Natale, addirittura con sorteggio di premi. Al massimo ci si era fatta bastare una bicchierata.

 

L’euforia è durata tre giorni. Quando a Vienna ci si è resi conto dell’errore micidiale si è cercato di porvi rimedio, usando lo stesso mezzo che aveva causato l’equivoco: la posta elettronica. E così tutti i 27.200 poliziotti della repubblica federale si sono visti recapitare una seconda mail, con mittente “Bundesministerium für Inneres” (Ministero federale degli interni), nella quale li si informava che l’invito alla festa di Natale era stato inviato per errore e che quindi “si prega di considerarlo insussistente”. Il linguaggio della burocrazia è veramente senza confini.

 

Metabolizzata la delusione, i poliziotti hanno reagito alla gaffe di Vienna con ironia, ma anche con qualche critica. Le forze dell’ordine austriache non sono così malridotte come quelle italiane, che non hanno i soldi per fare il pieno di benzina, ma sono anch’esse in ristrettezze. “Da noi – si è lamentato qualcuno – non si lavano le finestre ormai da due anni, perché non ci sono soldi per farlo fare, mentre quelli a Vienna si permettono simili sprechi!”. Un altro poliziotto ha preferito scherzarci sopra: “Eravamo così felici di andare alla festa! E adesso chi li usa i cinque pullman che avevamo prenotato!”.

 

Andreas Wallner, portavoce della ministra Mikl-Leitner ha cercato di reagire facendo finta che non fosse successo nulla: “Si tratta di una festa di Natale della sede centrale. E il premio della lotteria andrà anche quest’anno in beneficenza”.

 

Nella foto, la ministra degli interni Johanna Mikl-Leitner con alcuni poliziotti che nell’aprile scorso si sono diplomati all’Accademia per la sicurezza.

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