Sabato 18 Maggio 2024

21.08.29 Sebastian Kurz eletto congresso St. PöltenCon una maggioranza bulgara il congresso del Partito popolare austriaco (Övp) ha rieletto per la seconda volta suo segretario Sebastian Kurz. Dei 536 delegati ben 533 (ovvero il 99,4%) lo hanno votato. Il miglior risultato congressuale in assoluto nella storia dei popolari.

La rielezione del giovane “Basti” ovviamente era scontata. Sotto la sua guida il partito ha inanellato un successo dopo l’altro, guadagnando consensi in quasi ogni elezioni regionale e locale, consensi che soltanto cinque anni fa – ovvero prima dell’”era Kurz” – sarebbero stati inimmaginabili. I delegati hanno rispettato la regola secondo cui “cavallo che vince non si cambia”.

Era scontato, dunque, che il “cavallo” Kurz non sarebbe stato cambiato, anche perché al congresso di ieri, tenutosi nella sala polifunzionale del Centro di St. Pölten, non c’erano candidature alternative. L’interrogativo riguardava soltanto la percentuale con cui Kurz sarebbe stato confermato al vertice del partito. Sarebbe stato eguagliato il risultato del precedente congresso del 2014, che aveva visto Kurz eletto con il 99,1%?

I dubbi erano alimentati da vari fattori, in particolare dall’inchiesta giudiziaria nei confronti del segretario-cancelliere, accusato di aver rilasciato false dichiarazioni alla commissione parlamentare sullo scandalo Ibiza. Come avrebbero reagito gli elettori dell’Övp? Come avrebbero reagito soprattutto i delegati al congresso?

A molti l’asticella del 99,1% era sembrata troppo alta, anche alla luce di quanto era accaduto nei congressi di altri partiti: l’Fpö (estrema destra sovranista) aveva eletto alla segreteria Herbert Kickl con l’88%; l’Spö (Partito socialdemocratico) aveva confermato Pamela Rendi-Wagner, con soltanto il 75%. Lo spoglio dei voti ha dato un risultato che è andato al di là delle migliori aspettative e che rafforza, ovviamente, il ruolo di Kurz alla guida del partito.

Ancora migliore il risultato per i tre vicesegretari: il governatore dell’Alta Austria, Thomas Stelzer, e l’assessora all’economia della Stiria, Barbara Eibinger-Miedl, sono stati votati da tutti i delegati (ovvero dal 100 per cento), mentre l’assessora comunale di Bregenz, Veronika Marte, ha ottenuto la stessa percentuale di Kurz.

Il segretario-cancelliere, che al suo arrivo nella sala era stato accolto con una standing ovation, si trova ora saldamente in sella, coperto alle spalle da tutto il partito. Le risse interne fra troppi galli, i ricatti dei dirigenti locali, le diatribe continue con i “Bünde”, ovvero con le organizzazioni collaterali, sembrano il ricordo di un passato, quando l’Övp navigava in acque turbolente e si avviava a scendere sotto il 10%.

Ora quei conflitti non ci sono più, ma Kurz non può stare tranquillo. Sa che per lui meglio di così non potrà andare, mentre invece potrebbe andare peggio, perché di questi tempi l’aria sta poco a cambiare. Qualcuno ieri ricordava che il suo predecessore, Reinhold Mitterlehner, al congresso del 2014 era stato eletto segretario con il 99,1% dei voti. Meno di quattro anni dopo la sua parabola politica era già finita.

 

NELLA FOTO, Sebastian Kurz, al centro, sul palco del congresso di St. Pölten, che lo ha rieletto segretario dell’Övp con il 99,4% dei voti.

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