Sabato 18 Maggio 2024

1,w=1489,q=low,c=0_bildUn nuovo, duro attacco all’Italia viene dall’ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz. L’altra settimana aveva bocciato la flessibilità di bilancio chiesta dal nostro Paese, affermando che “l’Austria non avrebbe pagato i nostri debiti”. Questa volta nel suo mirino sono entrate le politiche migratorie giudicate troppo permissive nei confronti dei richiedenti asilo. Kurz evidentemente preferiva la linea seguita da Matteo Salvini e critica ora la “svolta” introdotta dal nuovo governo, cui attribuisce la colpa di aver riaperto i confini e i porti. “Non sarebbero questi i giusti segnali da dare all’Africa e ai trafficanti di uomini”.

Kurz ha pronunciato queste parole in un’intervista video del quotidiano tedesco “Bild”, nella quale, in vista del prossimo vertice europeo sull’immigrazione dei ministri degli Interni, ha messo in guardia contro una nuova ondata migratoria.

Le parole dei leader del Partito popolare austriaco (Övp) sono solo in parte condizionate dalla campagna elettorale in corso. Domenica prossima, infatti, gli austriaci saranno chiamati al voto e tutti i sondaggi (l’ultimo di 4 giorni fa) danno in testa con largo distacco Kurz, che sicuramente sarà rieletto alla guida del governo.

Il problema immigrazione, che era stato al primo posto nella campagna elettorale del 2017, questa volta è meno avvertito in Austria, anche perché il flusso migratorio si è quasi azzerato (circa 6 mila richieste di asilo nei primi 8 mesi dell’anno). Ma per Kurz continua a essere un chiodo fisso, a prescindere dal clima preelettorale.

Nell’intervista alla “Bild”, pronosticando nuove ondate migratorie, ha dichiarato testualmente: “Io non ho soltanto la sensazione che si stia preparando qualcosa. Ho anche la sensazione che noi in Europa ne siamo in parte responsabili”. Kurz vorrebbe una “fortezza Europa” con i confini sigillati. In questo senso ha apprezzato i governi di Grecia e Bulgaria, “molto decisi” a impedire il transito di profughi verso il Centro Europa, mentre ha criticato la politica migratoria di Spagna e Italia.

Conseguentemente non ha apprezzato l’accordo di Malta, con cui Germania, Francia, Italia e la stessa Malta hanno concordato un meccanismo provvisorio di ridistribuzione dei profughi salvati in mare. “Se degli uomini vengono salvati nel Mediterraneo – ha dichiarato Kurz alla “Bild” – noi dovremmo fare tutto il possibile per riportarli nei loro Paesi di provenienza”. Si è dimenticato di spiegare come, visto che i respingimenti presuppongono accordi con i Paesi di destinazione che ora mancano e visto che la stessa Austria è riuscita a rimpatriare soltanto una minima parte dei suoi profughi .

 

NELLA FOTO, l’ex cancelliere (e probabile futuro cancelliere) Sebastian Kurz, come appare nel sito web di “Bild”.

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