Sabato 18 Maggio 2024

!cid_6778FF1E-5F5E-45FE-A390-7CBF4A398671In principio era il treno. Poco più di 150 anni fa aveva collegato Vienna e il bacino danubiano all’Adriatico, scavalcando il Semmering e stimolando lo sviluppo del porto di Trieste. Poi la linea ferrovia si allargò alla Carinzia fino a lambire il Wörthersee, risvegliandone la vocazione turistica. Da allora, grazie al treno, la borghesia viennese conobbe il più grande lago carinziano e lo scelse come luogo di villeggiatura estiva. Anzi, i più ricchi e benestanti vi costruirono sulle rive le loro ville, con quello stile tra lo storicista e il romantico che sopravvive in parte ancor oggi e che meritò la definizione di “Wörthersee Architektur”.

 

Da allora è passato oltre un secolo, ma il Wörthersee continua ad essere un luogo prediletto per le vacanze estive per decine di migliaia di turisti, fino a qualche lustro fa esclusivamente austriaci e tedeschi, ora anche italiani (12%) e del Centro Europa. Vacanze estive, dunque, perché d’inverno gli hotel chiudono, le spiagge ritirano sdraio e pedalò, le luci dei caffè si spengono e il lago più grande della Carinzia cade in letargo.

 

Così almeno è stato finora, perché già da questa settimana lo scenario potrebbe cambiare. Gli operatori turistici delle località situate lungo le sponde – da Velden, a Pörtschach, a Klagenfurt – hanno deciso di riunire le loro forze e di scommettere sulla doppia stagione, per far vivere il Wörthersee anche d’inverno. Più semplice a dirsi che a farsi, perché il grande lago non sembra abbia molto da offrire nella stagione fredda. Ma proprio in questo sta la scommessa: nello scoprire e nel valorizzare gli elementi che possono costituire un richiamo per i turisti.

E il primo elemento che viene in mente in questa stagione dell’anno è l’Avvento, con i sui merc

atini di Natale. In questo periodo Velden diventa la “città degli angeli”, presenti ovunque: dall’apposito ufficio postale, dove si spediscono le letterine a Gesù Bambino, al forno, dove i bambini possono preparare con le loro mani biscotti natalizi da portare poi a casa. Sul lago galleggia una enorme corona dell’Avvento illuminata da 60.000 luci. A Pörtschach è stato realizzato un “villaggio natalizio”, con l’esibizione di cori ed escursioni con le fiaccole. Nell’aria profumo di Glühwein (il vin brulè), di panpepato, di candele accese tra le bancarelle con addobbi natalizi, statuine del presepe, lavori di artigianato artistico. E poi basta allontanarsi dal lago di pochi minuti per trovare i campi di sci della Gerlitzen, piste da slittino, campi di pattinaggio e curling, piste forestali per escursioni con le racchette da neve o su slitte trainate da cavalli.

 

I prezzi? Sorprendentemente contenuti, per ragioni promozionali. Citiamo qualche esempio (valido non soltanto per l’Avvento, ma per tutta la stagione invernale): due pernottamenti in hotel a 4 stelle, con prima colazione (o mezza pensione) e skipass compreso, da 98 euro a persona; con servizi wellness al posto dello skipass il prezzo è lo stesso; se si aggiunge ingresso e cena al casinò, sale a 155 euro. Un catalogo completo delle offerte lo si trova al sito www.woerthersee.com.

 

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Avvento sul Wörthersee, ma Avvento anche nel resto dell’Austria, nota – è visitata da molti italiani – per i sui mercatini di Natale o “Christkindlmärkte”, come qui vengono chiamati. I più vicini a noi sono quelli di Klagenfurt e di Villach, entrambi aperti già da una settimana fino alla vigilia di Natale. Allungando il viaggio verso est, incontriamo Graz con le sue bancarelle nella Hauptplatz, davanti al municipio (fino al 23 dicembre). A Salisburgo le luci si sono accese già il 17 novembre nella piazza del Duomo, ma altri mercatini si trovano nella fortezza sul colle e nel parco di Hellbrunn. A Vienna i mercatini più visitati dai turisti sono quelli del municipio e di Schönbrunn, ma ne esistono molti altri nei quartieri vicini, forse più suggestivi, perché vi si ritrova l’atmosfera autentica di un tempo, senza contaminazioni turistiche.

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