Il timore di attentati terroristici non ha dissuaso gli austriaci dal celebrare domani la loro Festa nazionale. Qualche evento è stato cancellato per cautela, su indicazione dei servizi di intelligence, ma, a ben vedere, le manifestazioni in programma a Vienna e altrove sembrano identiche a quelle degli scorsi anni.
La Festa nazionale del 26 ottobre ha per gli austriaci il significato di quella nostra del 2 giugno, con qualche differenza. L’Austria domani non commemora la rinascita della Repubblica, dopo la caduta del Reich nazista, ma soprattutto l’indipendenza riacquistata dopo 10 anni di occupazione da parte delle forze alleate che avevano vinto la Seconda guerra mondiale. Il Trattato di Stato che restituiva all’Austria la sua sovranità era stato firmato nel maggio del 1955 nel castello del Belvedere, ma soltanto il 25 ottobre i reparti militari di Usa, Urss, Gran Bretagna e Francia avevano lasciato il suolo austriaco. Il 26 ottobre di quell’anno, dunque, l’Austria era davvero di nuovo sovrana e sul suo suolo non c’erano più forze armate di altri Paesi.
È questo il momento storico che verrà celebrato domani, con varie manifestazioni in tutte le città e soprattutto a Vienna. All’inizio vi sarà l’omaggio ai caduti. Il Capo dello Stato, Alexander Van der Bellen, e successivamente i rappresentanti del governo deporranno corone d’alloro nella cripta ad essi dedicata sotto la porta di accesso alla Heldenplatz, la piazza degli Eroi.
Sulla stessa piazza, dopo il sorvolo di una formazione di Eurofighter, avrà luogo il giuramento di uno scaglione di reclute. Tutto intorno l’Esercito sta allestendo da qualche giorno una mostra statica di veicoli militari, sistemi d’arma e altri materiali in sua dotazione, compreso un modello di Eurofighter, che domani potrà essere visitata dal pubblico. Analoghe esposizioni, accessibili al pubblico nel corso della giornata, sono allestite nella piazza Am Hof, nel Freyung e davanti al Burgtheater. Sono previste esibizioni di elicotteri e di una colonna di mezzi corazzati, mentre la banda militare alla sera offirà il tradizionale “Zapfenstreich”.
Nonostante la minaccia terroristica – vera o presunta – anche quest’anno saranno aperti ai visitatori i palazzi delle più importanti istituzioni dello Stato, palazzi che di norma non sono accessibili al pubblico. La Hofburg, dove ha sede il presidente della Repubblica, aprirà le sue porte alle 10 e saranno lo stesso capo dello Stato, Van der Bellen, e la moglie Doris Schmidauer a ricevere gli ospiti.
La Cancelleria federale (sede del governo), che si trova proprio di fronte alla Hofburg, sarà aperta dalle 12 alle 17. Qui saranno il cancelliere Karl Nehammer, le ministre Karoline Edtstadler e Susanne Raab e la sottosegretaria Claudia Plakolm a fare gli onori di casa. Anche il vicino palazzo del Parlamento sarà aperto per l’occasione dalle 10 alle 16. Va detto, peraltro, che il Parlamento può essere visitato da chiunque tutti i giorni (vi si può perfino mangiare agli stessi tavoli a cui mangiano i deputati) e l’affluenza è tale che per chi voglia metterci piede domani è consigliato di prenotare online una visita guidata.
Un altro palazzo meno conosciuto e meno frequentato dal pubblico è quello della Corte costituzionale. Potrà essere visitato anch’esso dalle 11 alle 15 e gli ospiti saranno ricevuti dal presidente in persona, Christoph Grabenwarter, e dai suoi collaboratori, che spiegheranno il funzionamento della Suprema corte.
Nella Minoritenplatz (che prende il nome dalla Chiesa dei Minoriti, un tempo sede della comunità italiana a Vienna e ora venduta a una setta di cattolici integralisti), dalle 10 in poi, la Polizia presenterà ai passanti il suo lavoro nei vari campi di attività. Dalle 12 seguiranno un’esibizione di poliziotti motociclisti, un concerto bandistico e un’esibizione di cani poliziotto.
NELLA FOTO, la Heldenplatz di Vienna in occasione di una precedente Festa nazionale.
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